Enrico Fedele, dirigente e procuratore sportivo, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte, nel corso della trasmissione radiofonica Marte Sport Live. Queste sono state le dichiarazioni di Fedele:
“Il Napoli quest’anno è fortunato. Ieri ho detto che se fossi Spalletti confermerei la stessa squadra di Bergamo per la Fiorentina. Osimhen è un gran bel giocatore ma deve migliorare. Spalletti lo ammiro, non si è fossilizzato: domenica, con la squadra in difficoltà, ha cambiato totalmente. Con Sarri invece facevamo sempre le stesse cose, le stesse sostituzioni. Allenatori decisivi nella fase finale? L’allenatore non è mai decisivo per me. Nel Napoli si è capito finalmente che i giocatori devono giocare per le loro caratteristiche. Bisogna crescere nell’analisi tecnica? No, valutare senza remore. Con Sarri ci siamo divertiti ma aveva giocatori di primo livello, un mix di esperienza tra gioventù ed esperienza, con Higuain che era l’attaccante più forte in assoluto. Per me il Napoli può vincere lo Scudetto: gli altri se perdono un top pare che abbiano perso un Papa. Il Napoli ha perso l’emblema della sua squadra e non ne ha risentito. La forza del Napoli è quella di saper rinunciare ai calciatori più rappresentativi. Non sono grandi giocatori ma adatti a risolvere le partite in una campionato meno che sufficiente, in cui vince chi sbaglia meno. Dobbiamo guardare a ogni domenica del campionato: c’è sempre una curva umida e non ci sono squadre super dominatrici. Il 4-3 è una sconfitta per un allenatore perché vuole dire che non si è difeso bene, l’1-0 è il risultato ideale. L’unica cosa che mi preoccupa è che il Napoli da 7 partite di fila subisce gol. Infortuni Osimhen? Di fatto salta mezzo campionato, questa cosa da che dipende, dalla furia o dal modo scomposto di aggredire l’avversario? Quando si compra un giocatore si vanno a vedere anche queste cose”.