Home News Marcolin: “Napoli, fai attenzione a Koopmeiners! Zielinski un’arma per il 4-2-3-1”

Marcolin: “Napoli, fai attenzione a Koopmeiners! Zielinski un’arma per il 4-2-3-1”

Dario Marcolin, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, dove ha parlato anche di Atalanta-Napoli:

Perché specchio, Marcolin? E cosa ci si può vedere?
«E’ l’unico reparto sempre attivo, sia che difendi sia che attacchi: con quello identifichi la squadra. E con quello puoi renderla anche più protetta: Spalletti è tornato ad un centrocampo a tre dopo aver sofferto in quella zona del campo con il Barcellona e il Milan. Mossa intelligente: ha badato a ridare equilibrio e copertura del campo, meno spazio per gli avversari dove si costruisce la partita».

Pensa replicherà a Bergamo?

«Presto per fare previsioni, ma credo che giocherà ancora col 4-3-3, tanto più che gli mancheranno cardini come Di Lorenzo, Rrahmani e Osimhen: potrebbe cercare più copertura, contro una squadra che ti gioca la partita addosso, venendoti a prendere sempre uomo contro uomo. E poi Gasperini in quel settore ha il “tutto esaurito”, Spalletti rischia altre defezioni. Anguissa, Fabian Ruiz e Zielinski: ma per me alla fine ci saranno tutti e tre. Provo a leggere il Napoli: Lobotka, Fabian e Anguissa, se ce la fa. Anche perché Zielinski ha giocato tanto e può essere un’ arma per passare al 4-2-3-1, come a volte fa anche Gasp, che per questo può contare pure su Pasalic e Pessina: sarebbe Piotr l’ uomo che andrebbe a giocare in verticale con Mertens. Se uno di loro non ce la fa, più Demme che Elmas: Spalletti lo vede più alto, contro la Lazio lo ha messo dietro la punta. Ma la sua vera preoccupazione sarà Koopmeiners».

Ormai titolare dichiarato: la stupisce?
«L’Atalanta del futuro è con De Roon, Freuler e Koopmeiners. Ha 24 anni, attacca, difende, sta a destra o a sinistra: un raggio d’ azione che può portare a spasso Lobotka. Koopmeiners forse è il giocatore che mi ha colpito di più in questo campionato: non me lo aspettavo così forte, ma non sono sorpreso, la scuola olandese è una garanzia».

Dunque Atalanta-Napoli si vince a centrocampo?
«Diciamo che chi vincerà i duelli lì comanderà la partita: sarà la squadra che avrà la possibilità di costruire di più e meglio il gioco. Un centrocampo di palleggiatori, il Napoli, che sa manovrare sotto pressione e quindi la accetta: tanto più con Mertens, attaccante che partecipa più di Osimhen al fraseggio. E un centrocampo molto più verticale, l’ Atalanta, che con tre passaggi prova ad arrivare in area. Ci divertiremo».

Exit mobile version