Nel corso di quello che è stato definito “il sabato da Scudetto”, durante il quale hanno giocato le tre squadre che si trovano in cima alla classifica e che, per forza di cose, sono candidate a vincere il campionato, ne sono successe di belle.
TRE PUNTI E LA ROTTURA DI UN TABÙ – Il Napoli ha sicuramente fatto il suo, vincendo 2-1 contro l’Udinese, tenendosi stretto il secondo posto in classifica, dopo la vittoria del Milan contro il Cagliari (0-1) e il pareggio dell’Inter contro la Fiorentina (1-1), e rompendo finalmente il tabù delle partite giocate in casa. Secondo le statistiche, infatti, prima di questa partita, la media punti del Napoli fuori casa era pari a 2,3, mentre in casa era notevolmente più bassa (1,9).
Sostanzialmente, gli azzurri sembravano avere un problema con il proprio stadio, ma ci ha pensato Victor Osimhen, Man of the match, a ristabilire l’ordine e a sfatare una volta per tutte questo mito.
Non è rilevante lo stadio in cui giochi, ma l’atteggiamento che porti in campo, la grinta che ci metti per portare a casa i tre i punti. Tre punti che, a questo punto del campionato, valgono oro.
PRIMO TEMPO DELUDENTE – Il primo tempo, iniziato bene e con la giusta carica, ha poi visto gli azzurri perdere sempre più lucidità e brillantezza. Il Napoli, nonostante diverse occasioni interessanti, non è riuscito a mandare a segno un tiro vincente. Come se non bastasse, al 22’ è arrivato un gol di Deulofeu, che ha dato un’ulteriore batosta alla squadra di Spalletti e ai tifosi partenopei.
Da quel momento, il Napoli ha faticato molto per rimanere in partita: ha trovato, di fronte a sé, un avversario ostico, che avrebbe venduto cara la pelle e che, nelle ultime sette partite, giocate contro squadre come il Milan e la Lazio, aveva perso una sola volta contro l’Hellas Verona (4-0). Il primo tempo finisce con l’Udinese in vantaggio 0-1.
MERTENS ENTRA, GOLSIMHEN LA RIBALTA – Fortunatamente Spalletti capisce che è arrivato il momento di cambiare qualcosa in campo: il 4-3-3 schierato dall’allenatore a inizio match non aveva dato i suoi frutti, quindi decide di iniziare il secondo tempo con Dries Mertens che prende il posto di Fabian Ruiz. Ed è stato proprio questo il cambio che ha svoltato la partita.
Mertens non è stato decisivo in campo, ma ha portato con sé il giusto atteggiamento e ha dato la carica ai compagni, che hanno risposto bene ad un’Udinese dimostratasi più forte del previsto.
La doppietta di Osimhen arriva nel momento perfetto, quando il Napoli è tornato a crederci. Il primo gol al 52’ su assist di Mario Rui e il secondo al 63’ su assist di Di Lorenzo hanno coronato la ripresa decisiva di un Napoli arrembante. L’immagine più bella della partita è sicuramente quella dell’esultanza sul secondo gol: il nigeriano, corso a festeggiare con i tifosi e travolto per terra dai compagni.
È da sottolineare, inoltre, che nessun altro attaccante aveva fatto due doppiette consecutive e che era da ottobre che Osimhen non segnava al Maradona. Il centravanti azzurro, ribattezzato dalla redazione di DAZN Golsimhen, continua a superare i propri limiti e a fare una capatina oltre il recinto, come ha detto lo stesso Spalletti nel post-partita.
FINALE COMPLICATO – La fine della partita è stata a dir poco accesa: dall’infortunio di Di Lorenzo, pilastro e punto di riferimento non solo del Napoli ma anche della Nazionale di Roberto Mancini che ieri ha subito una grande batosta con l’eliminazione dai playoff per i prossimi mondiali, al rosso diretto a Pablo Marì per un brutto fallo su Zielinski all’82’ che ha lasciato i bianconeri in 10 in campo, fino all’equivoca ammonizione per tocco di mano di Osimhen, che era diffidato e che salterà il match contro l’Atalanta, così come Rrahmani.
Nei 6’ di recupero che sono stati concessi, l’Udinese, pur con un uomo in meno, ha provato a rendersi pericoloso e a tentare un ultimo agguato, rivelatosi però inconcludente.
Il match, intenso e difficile, si è concluso con una vittoria meritata del Napoli. “Meritata” perché la squadra di Spalletti non solo ci ha creduto fino alla fine, ma, guardando alle statistiche, ha anche dominato la partita, con il 63% di possesso palla e molte più occasioni da gol degli avversari.
CON CORAGGIO, TESTA ALLA PROSSIMA – Osimhen nel post-partita ha descritto perfettamente questa vittoria: “All’inizio è stata dura, ma nel secondo tempo abbiamo avuto una buona reazione e l’atmosfera era bellissima. Dobbiamo continuare a credere nello Scudetto”.
È così, nulla è impossibile e l’attaccante azzurro, così come il resto della squadra, non smette di credere nelle potenzialità di questo Napoli che ha portato a casa un altro risultato utile e, ancora più importante, un’altra gioia a tutti i tifosi.
Prossimo appuntamento: Atalanta-Napoli, 3 aprile, dopo la pausa delle nazionali. Sarà dura, soprattutto considerate le varie assenze, ma Spalletti ha dimostrato spesso di avere tutte le carte giuste per non deludere i propri tifosi, ed è giusto dargli fiducia. Come direbbe il mister, “abbiamo scritto una storia a lieto fine, ora ne rimangono altre otto”.