Home Interviste Bergonzi: “Non avrei ammonito Osimhen. Espulsione di Pablo Mari? Non c’è”

Bergonzi: “Non avrei ammonito Osimhen. Espulsione di Pablo Mari? Non c’è”

Mauro Bergonzi, ex arbitro, ha analizzato gli episodi arbitrali della trentesima giornata a 1 Football Club, trasmissione in onda su 1 Station Radio. Tra i tanti, si è discusso anche di quelli di Napoli-Udinese.

Napoli-Udinese: il discusso giallo ad Osimhen? Napoli-Udinese bella partita, se devo valutarla esulando un attimo dall’analisi arbitrale. L’Udinese ha fatto una bella partita e continua a crescere sul piano di gioco. Una volta arbitrai Roma-Napoli, semifinale di Coppa Italia. Gervinho era velocissimo e gli dissi: “O la smetti di correre così velocemente o ti fischio tutti falli”. Partiamo subito dicendo che il giallo di Rrahmani è giusto e non c’è nulla da eccepire. Per quanto riguarda Osimhen, l’arbitro l’ha valutata come azione pericolosa, valutando che il tiro potesse andare in porta. Dico la verità: non mi trovo d’accordo con l’arbitro. Non c’era granché di pericoloso in quell’azione, c’era un ‘muro’ di giocatori del Napoli. Bastava la semplice sanzione tecnica. Osimhen la tocca prima con altra parte del corpo? Sì, ho notato anch’io. L’arbitro è stato ingannato dalla posizione del braccio, il regolamento non aiuta perché la situazione è molto soggettiva. Se la posizione non è congrua, il fallo è punibile anche se c’è tocco antecedente da altre parti del corpo ma, ribadisco: io non avrei ammonito Osimhen. Espulsione di Pablo Mari? Non sono d’accordo con l’espulsione di Pablo Mari. Il cartellino rosso cosa richiede? Sproporzionata vigoria fisica e qui non la vedo. Vedo un giocatore che voleva colpire la palla e colpisce invece il giocatore. Maldestro, ingenuo ma non da cartellino rosso”.

“Possibile contatto da rigore tra Mario Rui e Soppy? L’arbitro era posizionato bene e ha visto, ritenendolo un episodio fortuito. Mi trovo d’accordo con l’arbitro. Sollevo, ancora una volta, il problema delle immagini retroporta che non aiutano il direttore di gara. Se il VAR non può fornire una visuale chiara, allora diventa impossibile valutare con assoluta certezza gli episodi al limite come questo”.

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