Colomba: “Il Napoli ha saputo interpretare i momenti della partita”

Franco Colomba, allenatore, è intervenuto in diretta ai microfoni di Si Gonfia La Rete, trasmissione in onda su Radio Marte.

“Il Napoli ha saputo interpretare i momenti della partita. Si può essere spavaldi, manovrieri e offensivi ma quando manca poco e c’è da difendere un risultato vale la pena chiudersi e difendere un pareggio che è una bella cosa. Anche in passato il Napoli ha sfidato le spagnole, mi sembra sia la prima volta che fa un pareggio in Spagna. Il Napoli è stato bravo a capire le percussioni avversarie. Napoli-Barcellona di 2 anni fa? La vidi, bella partita”.

“Sono rimasto un grande estimatore del Napoli e lo sono anche quest’anno. L’unico problema del Napoli è quello degli impegni ravvicinati e degli infortuni. Quando può usufruire dei suoi giocatori in condizioni fisiche ottimali la squadra non ha paura di nessuno. Quando il Napoli accusa stanchezza e infortuni può essere che incappi in qualche partita non all’altezza, con il risultato che poi non ottenga i 3 punti. Ora c’è stata una rimonta, mi auguro che questi impegni non pesino, perché una grande squadra può sopperire a certe cose“.

“Le insidie della gara di Cagliari? Il Napoli se sta bene anche a Cagliari può fare la sua partita e portare via i 3 punti. Il Cagliari sta migliorando e cambiando, Mazzarri difende bene e poi riparte, va cercando sempre il colpo in contropiede mentre il Napoli è abituato a fare la partita. Probabilmente la partita si imposterà così. Si esce più stanchi o motivati da un pareggio come quello di Barcellona? Come condizione il Napoli ce l’ha, è migliorata l’autostima. Ovvio che c’è una partita successiva a cui pensare. Dipende tutto dal discorso mentale e fisico, motivazioni ce ne sono a iosa per rientrare nel treno Scudetto. Se il Napoli gioca al meglio della sua condizione non può essere spaventato dal Cagliari”.

Spalletti non fa sentire i giocatori esclusi? Fa bene, ci sono tante partite e sarebbe autolesionismo non sfruttarli tutti. Possono essere tutti determinanti dal primo all’ultimo”.

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