Marcello Lippi, ex tecnico della Nazionale Italiana artefice dell’impresa di Berlino nel 2006, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TMW. Di seguito un’estratto delle sue dichiarazioni in merito alla partita dell’Italia con la Svizzera e al rigore sbagliato da Jorginho ieri sera:
“Sono fiducioso per la qualificazione, il pareggio è uno di quei risultati che quando si gioca consquadre abbastanza forti, e lo è anche la Svizzera, ci può anche stare… Se si vinceva chiaro che sarebbe stato meglio, ma i risultati utili per risolverla lo stesso ci sono e sono nelle forze di questa squadra. Il Gruppo di Mancini è sereno e intelligente, compreso l’allenatore, sanno benissimo che il risultato finale sarà ottenuto lo stesso. Il rigore? Non decide quasi mai l’allenatore, a me è capitato solo tre volte nella mia carriera di decidere chi dovesse calciarlo in situazione di grande importanza. Due volte è andata bene, un’altra volta è andata male. Nonostante l’errore dagli undici metri a Jorginho darei il pallone d’oro, ha vinto tutto e quando uno vince tutto è giusto che abbia questo riconoscimento…”.
L’ex allenatore non si tira indietro quando si parla di campionato e sulla lotta Milan-Napoli-Inter: “E’ una lotta a tre, i nerazzurri riusciranno ad inserirsi, Milan e Napoli devono guardarsi dalla squadra di Inzaghi. Juve? Credo che la società farà delle valutazioni e si giocherà il tutto per tutto in Champions League. Chi non firmerebbe per il settimo posto in campionato ma la vittoria della Champions League?”.
