L’ultimo quindicennio del Napoli, oltre a tante fortune, ha portato con sé vari padroni. Ovvero, giocatori che, nel proprio ruolo, impongono un certo status e nomea, tanto da essere tra i più temuti dell’intera Serie A. I primi a guadagnarsi tale fama sono stati Ezequiel Lavezzi; le cui giocate funamboliche hanno tanto fatto impazzire e Marek Hamsik; leader tecnico-tattico del centrocampo azzurro. Si è poi passati a Edinson Cavani, dominatore dell’area di rigore e non solo; Morgan De Sanctis, portiere autore di ottime stagioni all’ombra del Vesuvio; Christian Maggio, divenuto il quarto tenore del Napoli targato Walter Mazzarri.
Passa il tempo, cresce il livello degli azzurri, e ne spuntano di nuovi. Il nome di Gonzalo Higuain è uno di questi: attaccanti così completi non nascono tutti i giorni. Ce ne sarebbero tanti altri come Lorenzo Insigne, José Maria Callejon, Dries Mertens, ovvero gli uomini del trio dei piccoletti, che tanto han fatto tremare le difese italiane. Jorginho e Allan, pezzi fondamentali del super centrocampo della squadra di Maurizio Sarri. L’impressionante potere fisico di Kalidou Koulibaly e Raul Albiol. Più tardi, il calcio luccicante di Piotr Zielinski, bello quanto maledetto; la forza di Victor Osimhen, uomo in grado di tenere a bada un’intera difesa.
Insomma, ci sono calciatori per ogni ruolo e stile di gioco. Tranne che in uno: il terzino sinistro, spesso considerato l’anello debole. Doveva essere la fascia di Juan Camilo Zuniga, ma gli infortuni hanno frenato la sua ascesa. Eppure, un nome in grado di prendere possesso di quella maledetta zona del campo dovrà anche esserci. Infatti, un padrone in quella zona del campo ci sarebbe anche stato, ma il fato con lui, ha deciso di scherzare più del solito. Parliamo di un ragazzo d’oro, arrivato a Napoli quasi da sconosciuto e con ovvio scetticismo dal campionato francese. Ci metterà del tempo per imporsi, ma è anche grazie a lui se la catena di sinistra del Napoli di Maurizio Sarri è divenuta celebre. Questa è la storia di Faouzi Ghoulam, il ragazzo cancellato dalle prime pagine per colpa di un destino beffardo.
È il gennaio del 2014, e il Napoli ha bisogno di un rinforzo nel ruolo di terzino sinistro. Tra i profili studiati, figura quello di Faouzi Ghoulam, un calciatore che ha appena scelto di giocare per l’Algeria a discapito della Francia. Milita nel Saint-Etienne ed ha già ricevuto l’interesse di alcuni club italiani: il Torino di Gian Piero Ventura, una squadra che di laterali di livello ne ha sfornati; e la Roma di Rudi Garcia, sicuramente non l’ultima arrivata.
Nasce ala, ma viene adattato nel ruolo di terzino. Spinge alla grande, arriva con facilità al cross, è molto abile nei calci piazzati e nelle rimesse laterali. Un profilo economico e su cui è possibile lavorare. Il Napoli lo individua come il giusto profilo, e nell’ultimo giorno della sessione di mercato invernale, lo acquista per la cifra di 5 milioni di euro.
La sua avventura partenopea inizia nel peggior match possibile: una brutta sconfitta per 3-0 in casa dell’Atalanta. Il vero debutto lo si può osservare la partita successiva in Coppa Italia, in una difficile sfida con la Roma. L’algerino sostituisce un dolorante Anthony Réveillère. L’incontro finisce con un altro ko, ma per il numero 31 c’è stata la possibilità di mettersi in mostra: una sua punizione, calciata da molto lontano, ha impensierito la porta difesa da Morgan De Sanctis. È il suo primo vero lampo con la maglia azzurra. Da allora, si prende la titolarità. Avrà anche modo di risultare decisivo. In una sfida di campionato contro la Roma, servirà un cross al bacio per José Maria Callejon, che siglerà il decisivo gol dell’1-0.
A fine stagione, vincerà la Coppa Italia con i partenopei, ottenendo così il suo secondo trofeo in carriera, primo in Italia. Le buone impressioni gli permetteranno di partire per i Mondiali, dove la sua Algeria ben figura.
L’annata successiva non sarà semplice per il Napoli. La stagione vede crollare il gruppo e le tante certezze che si erano costruite. Uno dei pochi sussulti rimarrà la vittoria della Supercoppa Italiana a Doha, contro la Juventus. Ghoulam resterà in campo per tutti i 120 minuti, prendendosi la responsabilità di partecipare alla lotteria dei rigori. Il suo penalty è imprendibile, e sarà uno dei tasselli che permetteranno al Napoli di alzare il secondo trofeo nell’anno solare 2014. La sua partecipazione alla Coppa d’Africa costringerà i partenopei a cercare un altro interprete nel suo ruolo.
L’arrivo di Ivan Strinic significa l’inizio di una vera e propria concorrenza sulla fascia. Il croato gioca bene, motivo per cui l’algerino non è più certo del posto come in passato. Il finale di stagione per gli azzurri è disastroso. Man mano, i vari obiettivi svaniscono e a salvarsi sono in pochi. Faouzi appare impreciso in fase difensiva, e spesso viene bucato. Tra gli errori, un rosso nell’ultima partita di quella maledetta stagione: il doloroso ko in Napoli-Lazio. È però evidente che il suo rendimento è condizionato da quello del resto della squadra. Accollargli le colpe è un errore, specie ripensando alla situazione in cui i partenopei sono arrivati a giocarsi tutto.
Conclude la stagione in azzurro portando a referto cinque assist, di cui uno meraviglioso, da rimessa laterale per Gonzalo Higuain in un Napoli-Inter di Coppa Italia. Inoltre, è entrato a far parte della squadra della stagione dell’Europa League.
Il finale di stagione, ha fatto accendere qualche dubbio sul suo livello. Si parla di un buon terzino in fase offensiva, ma con delle lacune difensive. Quel che nessuno aveva capito, è che questo è solo l’inizio della sua avventura partenopea. L’uomo incaricato di ricostruire il Napoli è Maurizio Sarri: un tecnico dalle idee di gioco molto propositive, ma con una cura maniacale per la difesa. E, se gli incontri non avvengono per caso, si tratta del miglior allenatore possibile per un calciatore come lui.
Nel 4-3-3 pensato da Sarri, Ghoulam è una pedina fondamentale e inamovibile, perfetto per creare una catena devastante, composta oltre che da lui da Marek Hamsik e da Lorenzo Insigne. Quello che sembrava un oggetto misterioso diventa uno dei punti di forza della squadra. La catena di sinistra come poi verrà nominata, permette agli azzurri di sviluppare le occasioni più pericolose ed esteticamente apprezzabili. In questo ingranaggio, l’algerino è un motore instancabile, che dà continuo supporto alla manovra d’attacco.
Da oggetto misterioso, Faouzi è diventato un cardine, un calciatore apprezzato sia per le prestazioni che per la sua grande umanità. Non è nuovo vederlo realizzare opere di bene o gesti d’affetto ai tifosi. Aspetto che lo rende molto popolare tra i supporters.
La sua evoluzione proseguirà nella stagione 2016/17. Gonzalo Higuain, totem del Napoli della precedente stagione, è stato ceduto, motivo per cui andranno cercate nuove soluzioni di gioco. Tra le novità della stagione, l’algerino sarà incaricato di battere i calci d’angolo. Il suo mancino affilato diviene pian piano sempre più preciso da aprirgli nuove strade. C’è però, un episodio nero in quest’annata: Juventus-Napoli 2-1. Sui gol dei bianconeri, due suoi errori nello spazzare il pallone, favoriscono il compito agli avversari. E così entra nell’occhio del ciclone, per una partita. L’errore più grave è quello di considerare Ghoulam come un calciatore non meritevole della maglia azzurra. Quell’annata infatti, vedrà le giornate migliori della catena di sinistra.
Faouzi è un treno, l’intesa con Insigne è sublime, arriva al cross con una facilità disarmante. L’imposizione di Kalidou Koulibaly al suo fianco, gli permette di crescere anche sotto l’aspetto difensivo. Le lacune di un tempo non si vedono più. Per lui è un’annata fantastica, coronata da ben 10 assist, di cui 3 in Champions League. È la maturazione definitiva di quello che era visto come un colpo low cost di mercato. Sì, Faouzi Ghoulam è diventato un padrone, il dominatore della fascia sinistra. Ma il bello deve ancora venire, il ragazzo non ha ancora raggiunto il suo apice, le sue vette più elevate. Da questo momento, per lui inizierà un volo in cui la prospettiva è solo quella di salire per raggiungere traguardi che in pochi ragazzi con un grande sogno riescono a trasformare in realtà. Lui è tra questi.
La stagione 2017/18 lo vede spiccare, prendere il volo a più non posso. Il Napoli ha in mente grandi progetti, e visto l’ottimo finale di stagione, si è scelto di ripartire dalla stessa base, per tentare il volo. Ghoulam è una macchina, va ad un ritmo impressionante. Ci sarà tempo anche per trovare il suo primo gol con la maglia partenopea, nella prima di campionato contro l’Hellas Verona. Ma quest’annata sembra essere quella giusta per lui, e i gol non smetteranno di arrivare.
Una dimostrazione della sua onnipotenza in quell’annata è la partita Spal-Napoli 2-3. Una sfida che si rivelerà più dura del previsto. Davanti a certe situazioni, il talento di Faouzi non viene mai a mancare. Servirà l’assist per il gol di Callejon dell’1-2, per poi prendersi il suo momento di gloria. Si è fermi sul 2-2, e il match sembra destinato a concludersi con un pareggio. L’algerino però vede un varco, e prova a correre quanto più può. Non lo ferma nessuno, tanto che decide di provarci: fa partire un destro da fuori area che si insacca in porta. È una liberazione, un enorme momento di gioia per tutti i tifosi napoletani. Ormai Faouzi è uno dei loro idoli, e da padrone ha portato al Napoli una vittoria dal grande peso specifico. Ma non è finita qui. C’è ancora altro da vedere del suo repertorio.
In particolare, in una sfida di Champions League, dove si vola a Manchester, per affrontare il temibile City di Pep Guardiola. L’avvio di gara è tremendo, e i partenopei vanno sotto di addirittura due gol, rischiando di prendere il terzo. La sfida viene resa ancor più difficile a causa di un errore dal dischetto di Mertens e dall’uscita dal campo di Insigne per un fastidio alla coscia. Quando tutto sembra finito, è proprio allora che Ghoulam si accende. L’algerino è imprendibile, non lo ferma nessuno. Le sue sgasate sono un grande pericolo per la difesa dei Citizens, tanto da procurarsi un calcio di rigore, poi trasformato da Amadou Diawara. Il Napoli uscirà sconfitto da quella durissima trasferta, che però è stata una grande vetrina per Faouzi. Al ritorno, si spera che le cose finiscano in maniera diversa.
È il 1° novembre, e stavolta è il City a venire all’ombra del Vesuvio. Per 20 minuti, sembra che i partenopei possano farcela, non a caso sono avanti. Anche grazie a quel terzino sinistro, ormai all’apice assoluto della sua carriera. Purtroppo, questo volo non è solo portatore di gioia. E proprio sul più bello, Ghoulam si accascia a terra, e dolorante, si tocca il ginocchio destro. Prova a continuare, ma non riesce e chiede il cambio. La diagnosi è terribile: rottura del legamento crociato.
Le ali si spezzano, si inceneriscono, come quelle di Icaro. Il volo si interrompe. Per i tifosi è un durissimo colpo: uno dei loro beniamini non vedrà il campo per molto tempo. È l’inizio dell’ingresso in un tunnel che sembra non voler terminare mai. Resta il tempo per due soddisfazioni: la prima è il rinnovo di contratto con il Napoli con tanto di ingaggio ritoccato, segno della fiducia del club; il secondo è il Pallone d’oro d’Algeria del 2017, consegnatogli da un’istituzione del calcio come Paolo Maldini.
Soddisfazioni come queste, possono solo spingerti a dare ancora di più nella tua passione. Però, siamo solo all’inizio del tunnel. Proprio quando sembra tutto pronto per il suo ritorno, qualcos’altro in quel maledetto ginocchio non va. Stavolta il calciatore si ferma in allenamento, e la diagnosi è ancora una volta molto dura: frattura della rotula. La sua stagione finisce qui. Un volo d’angelo, le cui ali però si sono spezzate sul più bello. Esattamente come la stagione partenopea.
È ora di cominciare l’annata 18/19, ma la domanda che gira attraverso i tifosi del Napoli è la seguente: quando torna Ghoulam? Un quesito che avrà risposte incerte. Le problematiche fisiche non gli permettono di iniziare la stagione fin da subito. Il suo debutto avverrà in un Napoli-Frosinone. È la prima partita in cui scende in campo da quel maledetto giorno. L’impatto è devastante, saranno ben due gli assist messi a segno. Un’enorme soddisfazione per chi ha sofferto tanto, sembra finalmente di poter tornare a vedere quel giocatore che tanto si era ammirato ai tempi di Sarri. Tuttavia, quel calciatore che tutti sperano di non veder più, sembra esser tornato in campo solo in parte. Nella stagione si alternerà con il compagno di squadra Mario Rui e andrà in gol nell’ultima giornata di campionato contro il Bologna.
Ma la speranza dei tifosi azzurri non è svanita, e il quesito continua a porsi. Manca tanto vedere quel ragazzo che arava la fascia sinistra. Per la nuova stagione lo si aspetta al top. Aspettativa in cui crede anche il giocatore. Motivo per cui, rinuncia alla convocazione in Coppa d’Africa (poi vinta dalla sua Algeria): l’obiettivo è recuperare la condizione di un tempo. Inizierà un lungo lavoro di preparazione che si augura possa riportare l’algerino a dire nuovamente la sua.
Ma la stagione 19/20 sarà solo la prosecuzione del lungo tunnel al quale non sembra mai esserci fine. Sono solo due le partite in cui gioca per tutti i 90 minuti. Sembra di vedere un altro giocatore, con tutto un altro rendimento. Scoppia il caso riguardo le sue condizioni. Si fermerà nuovamente, stavolta per problemi muscolari. Un infortunio che si rivela più lungo del previsto, e lo tiene ai box per mesi. Tornerà in campo nel giugno del 2020 durante il match Hellas Verona-Napoli. Per il resto dell’annata, giocherà solo alcuni scampoli. Tutto rinviato alla prossima annata. Intanto, qualcuno inizia a perdere le speranze, ma nel cuore dei romantici, non tutto è perduto. Il sogno di rivedere Ghoulam nella sua miglior condizione non è del tutto svanito.
La stagione 20/21 è una delle più dure della storia del calcio. I numerosi impegni ravvicinati e gli stadi vuoti a causa della pandemia di coronavirus rendono questo sport estremamente duro da giocare. Non è semplice tornare da una problematica fisica, specie se si tratta di quelle di Faouzi. Gioca col contagocce, non riesce ad incidere. Però, c’è ancora un qualcosa che non frena la sua voglia di rivalsa: la speranza. Quella di una tifoseria che ha creduto tanto in lui, e nonostante si sia quasi rassegnata, spera di poterlo rivedere.
E in questa stagione si giocherà Napoli-Granada, ritorno dei sedicesimi di Europa League: una partita in cui serve un miracolo per poter andare avanti. L’andata del confronto, ha visto gli spagnoli vincere per 2-0. Una partita senza storia, dove gli azzurri sembrano non aver la forza di recuperare. Il ritorno si prospetta di vedere un Napoli diverso, in grado di far male. È così fino ad un certo punto, e il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-1. Ci vuole un miracolo. L’allenatore, Gennaro Gattuso, le prova tutte. Tra queste, una mossa a sorpresa: l’ingresso di Faouzi Ghoulam.
Non ci spera quasi più nessuno, se non qualche romantico. Ma in quella sera, l’algerino è una tempesta floreale. Si carica la squadra sulle spalle a caccia di una rimonta quasi impossibile. Diviene la mina con la quale colpire la difesa avversaria. I partenopei falliranno la rimonta vincendo solo per 2-1, ma la prestazione del numero 31 ha lasciato tutti a bocca aperta. La tempesta floreale ha investito i tifosi azzurri, che iniziano a credere in una sua possibile rinascita. La successiva sfida con il Benevento darà ulteriori conferme: ottima prestazione e assist per Dries Mertens. Sembra finalmente possibile poter tornare ad ammirare quel calciatore.
Il problema è che il lungo tunnel non è ancora finito. Si gioca un Napoli-Bologna, e Ghoulam parte titolare. Partita che per lui durerà solamente 22 minuti. Si intuisce fin da subito che sarà costretto all’ennesimo stop. Ma la diagnosi è ancora una volta durissima: rottura del legamento crociato, stavolta quello sinistro. Stavolta sembrava davvero tutto finito, si parla di un calciatore la cui carriera è stata rovinata dagli infortuni. Resterà fermo per tutta la stagione.
La stagione 21/22 lo vede ancora costretto a recuperare dagli acciacchi fisici. Il tunnel sembra rivelarsi quasi infinito. Però, l’algerino non ha mai perso il sostegno della gente che lo ama, dei romantici, dei tifosi del Napoli. E l’alba di un possibile riscatto arriva il 27 ottobre 2021, proprio in un Napoli-Bologna. Mancano pochi minuti al termine della sfida. E in quel momento, Faouzi Ghoulam scende sul terreno di gioco. L’accoglienza è calorosa. Ad ogni tocco di palla viene applaudito. Stavolta con lui ci sono anche i supporters azzurri, pronti a sostenerlo in questo duro momento. C’è ancora qualcuno disposto a credere in lui.
Del resto, Ghoulam è abituato a tirare il meglio di sé nelle situazioni più difficili. È impossibile dimenticare i suoi acuti migliori. Sono ben custoditi nel cuore non solo dei tifosi partenopei, ma anche dei romantici del calcio. Perché d’altronde, la più grande sfida è innamorarsi di quei calciatori che arrivati quasi da sconosciuti, si sono imposti fino a mostrarsi come dei fenomeni, regalando sogni, speranze, pianti e gioie a chi ama questo sport come nessun’altra cosa al mondo. E questo è un sentimento che non può essere fermato dal fato. Perché a distanza di quattro anni da quel maledetto giorno, nel più profondo del cuore, i tifosi partenopei sperano di poter riammirare il padrone della fascia sinistra.