Home News Monga: “Ghoulam c’è ma non c’è, non può aiutare”

Monga: “Ghoulam c’è ma non c’è, non può aiutare”

Federico Monga, giornalista, ha parlato del Napoli e del proprio periodo di forma ai microfoni di Si gonfia la rete:

Il Napoli tutto sommato ha una rosa abbastanza ampia, con giocatori di buon livello che sicuramente possono affrontare determinate squadre come il Legia Varsavia, mi sembra lecito alternarsi. Fare giocare Mertens, Demme o Lozano dal primo minuto va bene, sono giocatori che sarebbero titolarissimi in squadre della fascia sinistra della classifica. Mi sembra il modo corretto di affrontare questo torneo, che nella fase iniziale di certo intralcia il campionato.

Se poi si arriva primi la situazione diventa interessante. In un anno magico alla fine la magia contagia un po’ tutti. Ora il Napoli deve concentrare assolutamente le energie sul campionato. Però quando le cose girano bene l’entusiasmo aiuta. Poi adesso ci sono le 5 sostituzioni, quindi all’interno della stessa partita si fanno più valutazioni. Questo ha cambiato un po’ le cose, specie per chi una rosa abbastanza completa come quella del Napoli”.

Inoltre, aggiunge: “Forse giusto nel ruolo del terzino sinistro la squadra è un po’ scoperta, Ghoulam purtroppo non riesce ad aiutare. Il Napoli ha tranquillamente la rosa per poter giocare con i titolarissimi in campionato e poi i quasi titolari in Europa. Milan in vantaggio se eliminato dall’Europa? Sì, potrebbe essere un vantaggio. Ci sono alcuni giocatori con un’esperienza mondiale come Ibrahimovic o Giroud. Però esclusi loro 2 l’esperienza è sicuramente maggiore per il Napoli. Alla fine l’esperienza in Europa conta e pesa, il Milan è in un girone molto difficile. Uscire da ultimi in un girone di Champions, qualora succedesse, può essere un vantaggio dal punto di vista fisico ma da quello mentale potrebbe non esserlo”.

Infine chiosa: “All’Inter è successo l’anno scorso ma era una squadra più forte. Il Milan ha fatto passi in avanti ma uscire dalle competizioni psicologicamente non è il massimo. Orsato? Io faccio una constatazione: un arbitro internazionale, all’improvviso, sbaglia e lo fa sempre a favore di una squadra. C’è un po’ di difficoltà nel ricambio generazionale ma io non farei quota 100 per Orsato, bensì quota 96”.

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