Il Punto sul Campionato – Napoli forza 7. Milan ammaliante. Juve e Inter di carattere. Batosta per la Lazio. Tutti i temi della settima giornata

Sono tanti i temi da raccontare della settima giornata di Serie A. Il Napoli ha battuto la Fiorentina rimanendo a punteggio pieno, al termine di una sfida da raccontare. Gioca e diverte il Milan, che per 80 minuti domina l’Atalanta, pur rischiando nel finale la clamorosa rimonta. Sono arrivate delle vittorie molto pesanti, specie in ottica punti. Il successo della Juventus nel derby contro i cugini del Torino è uno di questi. Altra vittoria di questo tipo l’ha ottenuta l’Inter. Col Sassuolo è una partita durissima, risolta con la forza. Torna a vincere la Roma, sconfiggendo l’Empoli per 2-0. Brutto stop per la Lazio di Maurizio Sarri, battuta nettamente per 3-0 da un ottimo Bologna.

Fiorentina-Napoli 1-2

La capolista, al termine di un match molto impegnativo, ha conquistato i 3 punti all’Artemio Franchi contro la Fiorentina. La sfida, molto bella e intensa, è tutta da raccontare. La prima frazione di gioco è a tinte viola. I padroni di casa cercano di imporre il proprio gioco arrivando a creare delle occasioni pericolose. Dopo 28 minuti sono loro a passare in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A realizzare il gol è Lucas Martinez Quarta. Il Napoli prova a reagire, e al minuto 39 ottiene un calcio di rigore. Lorenzo Insigne viene ipnotizzato da Bartlomiej Dragowski, ma sulla ribattuta è bravissimo Hirving Lozano a fare 1-1.

La ripresa si svolge su ritmi altissimi, con occasioni da una parte e dall’altra. Il Napoli passa in vantaggio dopo qualche minuto dall’inizio del secondo tempo, con un bello schema su calcio di punizione. Il colpo di testa vincente è di Amir Rrahmani. La partita prosegue con tante azioni da entrambe le parti, più volte si è avuta la sensazione di poter vedere altri gol. Nel finale la Fiorentina tenta il forcing schierando tutte le risorse offensive a sua disposizione, ma la difesa del Napoli regge. Il match termina per 1-2.

La squadra di Luciano Spalletti continua ad essere inarrestabile in Serie A. Questa vittoria è un forte segnale di come, oltre al gioco, i partenopei abbiano anche carattere da vendere. L’Artemio Franchi è uno stadio molto difficile. Ottenere i 3 punti sarà tutto tranne che facile per chiunque in questa stagione. In questo scenario, dopo una sconfitta di Europa League non facile da digerire, il Napoli ha portato a casa, oltre alla vittoria, l’ennesima grande dimostrazione. Ci sono sia gioco che carattere. Non manca nulla per poter ambire allo scudetto.

La Fiorentina di Vincenzo Italiano esce sconfitta a testa altissima. Ciò che non è mancato è la grande prestazione dei suoi uomini. La viola è una squadra che gioca molto bene, in grado di mettere in difficoltà anche l’avversario più duro. Ora come ora, bisogna costruire il futuro, che a giudicare da queste prime partite, sembra decisamente roseo. La Fiorentina può tornare stabilmente ai vertici della Serie A.

Atalanta-Milan 2-3

Grande vittoria per il Milan, che batte l’Atalanta con grande merito, salvo rischiare una clamorosa beffa nel finale. Dopo 30 secondi i rossoneri sono già in vantaggio grazie al gol di Davide Calabria. La partita prosegue ad alta intensità con la Dea che impegna il portiere avversario Mike Maignan in più di un’occasione. Tuttavia, il finale di primo tempo vedrà i milanesi raddoppiare grazie a Sandro Tonali, abile a sfruttare un’indecisione di Remo Freuler.

Nella ripresa gli orobici non sono pimpanti come di solito, così il Milan prende il controllo della partita. Lo 0-3 è opera di Rafael Leao, calciatore in grande spolvero nelle ultime uscite. Quando però il match sembra finito, viene rimesso in discussione da un episodio: un calcio di rigore per i bergamaschi. Duvan Zapata accorcia le distanze dal dischetto. Negli ultimi istanti di partita arriverà anche il gol del 2-3 di Mario Pasalic. La rimonta però non basta, così il Milan porta a casa una meritata vittoria.

Una grande serata per la squadra di Stefano Pioli. I suoi uomini giocano e si divertono. Un mix letale se si pensa ad una squadra di vertice. In 3 sfide contro squadre di alta classifica sono arrivate due vittorie (Lazio e Atalanta) e un pareggio (Juventus). Un grandissimo bottino, se si pensa che la squadra di Pioli è a sole due lunghezze dal Napoli capolista. La candidatura dei rossoneri per lo scudetto è ora forte e chiara.

L’Atalanta di Gian Piero Gasperini non è ancora carburata del tutto. La sosta sarà necessaria per riordinare le idee e studiare nuove soluzioni per tornare a stupire come negli anni scorsi. C’è più cinismo rispetto alle annate passate, ma meno gioco. E questa può essere una problematica, specie per una squadra che fa del lavoro collettivo il proprio punto di forza. Il tempo per tornare a ruggire c’è, ma bisogna anche saper riorganizzarsi e trovare una quadra.

Torino-Juventus 0-1

Dopo la vittoria determinante sul Chelsea in Champions League, la Juventus continua a vincere per 1-0 ai danni del Torino, in quella che era tutto tranne che una partita accomodata. Il primo tempo è stato sotto controllo per una parte dai bianconeri, mentre nell’altra sono stati i granata a creare i maggiori pericoli alla retroguardia avversaria. Nel secondo tempo la Juve inizia a crederci di più, nonostante il Toro non abbia mollato del tutto la presa. Il vantaggio arriverà nei minuti finali, con un destro dal limite dell’area di Manuel Locatelli, al suo secondo gol consecutivo in campionato.

La squadra di Massimiliano Allegri sta iniziando a quadrare partita dopo partita. Non sarà il massimo dello spettacolo veder giocare la Juventus, ma l’efficacia sta iniziando ad arrivare. In particolare, giovani come Matthijs De Ligt, Federico Chiesa, oltre l’autore del gol partita Manuel Locatelli, continuano ad aumentare il proprio livello. La stagione è iniziata da poco, e la Juve ha ancora tempo per rimediare agli sbagli iniziali. Vederla già fuori da ogni corsa è un grave errore, perché è una squadra che viene sconfitta solo dall’aritmetica, che al momento è molto lontana dall’essere raggiunta.

Perde il derby il Torino di Ivan Juric, che ha avuto il merito di provarci per gran parte della gara. Non è il caso di riporre enormi aspettative nei granata, poiché vengono da due annate molto negative, e la strada per la ripresa è molto lunga. Le prime giornate hanno però lasciato buone impressioni che vanno confermate nel tempo. Sarà sicuramente un Toro battagliero come lo vuole il suo allenatore, ma non bisogna nemmeno compiere il passo più lungo della gamba e procedere gradualmente nel recupero delle certezze perse in queste ultime stagioni. In ogni caso, il Napoli dovrà prestare attenzione e non sottovalutare la squadra del tecnico croato. Il doloroso ricordo di Napoli-Verona dovrebbe essere sufficiente a comprendere quanto sia difficile affrontare una sua squadra.

Sassuolo-Inter 1-2

Partita difficilissima per l’Inter, risolta soprattutto con i cambi, contro un Sassuolo autore di una grandissima prestazione. È una vittoria strappata, di quelle che lanciano segnali pesantissimi. Nella prima frazione di gioco, sono i neroverdi a proporre maggiormente e a passare in vantaggio. Il match si sblocca con un calcio di rigore trasformato da Domenico Berardi. Nonostante i nerazzurri ci provino in più occasioni, difficilmente riescono a sfondare. Nella ripresa il Sassuolo parte fortissimo, sfiorando anche la rete del 2-0. È allora che Simone Inzaghi opta per dei cambi. A fare il suo ingresso in campo è anche Edin Dzeko, a cui bastano una manciata di secondi per fare 1-1. Quella che poteva trasformarsi in una partita tragica per i nerazzurri è stata riacciuffata. In seguito, arriverà il gol del vantaggio per l’Inter su calcio di rigore. A realizzare è Lautaro Martinez. La partita si chiude così.

Altra vittoria di carattere per la squadra di Simone Inzaghi, che dimostra di saper vincere pur non brillando. Ciò che l’allenatore sta scoprendo è la profondità della rosa. C’è la possibilità di cambiare alcuni interpreti senza che il livello generale della squadra si abbassi. Uno degli uomini da segnalare è proprio Dzeko. Dato per finito da fin troppi, sta rispondendo ai tanti messaggi che lo vedevano al tramonto. Il bosniaco è ancora in grado di segnare e creare gioco. Un calciatore di questo livello non può mai dimenticare come si gioca a calcio, e può tranquillamente insegnarlo a chi dà giudizi affrettati. Per concludere, l’Inter resta nelle zone altissime della classifica, un fattore importantissimo visto che il rischio era quello di perdere altri punti preziosi.

Sconfitta dolorosa per il Sassuolo di Alessio Dionisi, che per larghi tratti della gara ha anche sperato di poter ottenere i 3 punti. Il problema dei neroverdi sta nell’alternare grandi prestazioni a partite molto deludenti. Talvolta, la grande prestazione non può bastare per portare dei punti a casa, specie in sfide come questa. L’obiettivo degli emiliani sta nel trovare una maggiore continuità di prestazioni e di poter garantire più spesso un livello di gioco simile.

Bologna-Lazio 3-0

Brutto ko per i biancocelesti in casa del Bologna. Le ultime buone prestazioni lasciavano ben sperare, ma la partita ha visto gli emiliani sempre in controllo senza correre grossi rischi. A portare in vantaggio i rossoblù ci ha pensato Musa Barrow, al suo secondo gol consecutivo. Qualche minuto dopo Arthur Theate siglerà il 2-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dalla Lazio ci si aspetterebbe una reazione forte, che però non arriva. Man mano che la partita va avanti, si nota l’incapacità di reagire e di tentare la rimonta. La ripresa vede i laziali poco convinti nel cercare di agguantare il risultato. Ne approfitterà il Bologna segnando il meritato terzo gol con Aaron Hickey, al suo secondo centro in campionato. Nel finale viene espulso Francesco Acerbi, ulteriore beffa per i biancocelesti di un match disastroso.

Maurizio Sarri ha certamente qualcosa da rivedere. Se le indicazioni delle sfide antecedenti a questa avevano lasciato buoni segnali, quest’ultima ha visto spuntare tante problematiche alle quali bisogna porre rimedio. La strada per mantenere la Lazio su livelli stabili è molto lunga, e pensare di replicare il Napoli sarrista è utopia, viste le differenze tra i vari interpreti. È invece una vittoria importante per Sinisa Mihajlovic. Le difficoltà non sono mancate e la sua panchina ha anche rischiato di saltare. Tutte le risposte che si cercavano dai suoi uomini sono arrivate sul campo. Una squadra aggressiva che non ha mai perso il controllo della partita e ha guadagnato i 3 punti con grande merito.

Roma-Empoli 2-0

Torna a vincere la Roma in Serie A, che riesce a battere l’Empoli con il risultato di 2-0. La prima mezz’ora per i giallorossi non è splendida, tanto che sono addirittura i toscani a creare maggiori grattacapi alla difesa avversaria. Alla lunga però i capitolini vengono fuori, trascinati da Lorenzo Pellegrini, fresco di rinnovo. Sarà proprio lui a siglare il gol del vantaggio nei minuti finali del primo tempo. Nella ripresa, dopo appena due minuti, arriva il raddoppio siglato da Henrikh Mkhitaryan, dopo una conclusione di Tammy Abraham finita sulla traversa. Da allora non c’è storia. I giallorossi prendono il controllo della partita e iniziano a creare maggiori occasioni, sfiorando in alcune occasioni il gol del 3-0. La partita si chiude con il 2-0 per i padroni di casa.

La squadra di José Mourinho ha saputo assorbire la sconfitta nel derby ottenendo due vittorie ai danni dello Zorya Luhansk in Conference League e contro l’Empoli in questa giornata di campionato. Avere due individualità come Lorenzo Pellegrini ed Henrikh Mkhitaryan è fondamentale per la squadra, e il loro impatto in questo match è stato decisivo. L’assenza di Pellegrini nel derby e le difficoltà a carburare di Mkhitaryan hanno pesato. Avere entrambi a questi livelli significa poter aprire scenari interessanti per la stagione dei giallorossi. Perde invece l’Empoli di Aurelio Andreazzoli, in quella che non era la sfida più indicata per portare dei punti a casa. Resta un buon inizio di gara e quel che si è mostrato fino ad ora in campionato. Il bilancio di queste prime 7 giornate è positivo e può gettare le basi per giocare un campionato tranquillo.

Sampdoria-Udinese 3-3

Partita spettacolare e ricca di emozioni al Luigi Ferraris tra Sampdoria e Udinese. I ritmi sono elevati, tanto che il vantaggio dei friulani arriva dopo un quarto d’ora con Roberto Pereyra. Dopo una manciata di minuti la Samp pareggia i conti, con una sfortunata autorete di Jens Stryger Larsen. A provarci di più nel primo tempo è l’Udinese. Infatti, da un corner arriva il gol dell’1-2, siglato da Norberto Beto. Nel secondo tempo, c’è spazio per il primo gol in questo campionato di Fabio Quagliarella su calcio di rigore conquistato da Ciccio Caputo. La sfida torna in equilibrio, fino al bellissimo gol di Antonio Candreva, che si candida ad essere uno dei più belli di questa stagione. I bianconeri però non si arrendono e sugli sviluppi di un calcio d’angolo trovano il gol del 3-3, col tocco decisivo di Fernando Forestieri. Finisce qua una partita molto divertente.

È una buona reazione sia per gli uomini di Roberto D’Aversa che per quelli di Luca Gotti. Il calendario aveva proposto sfide proibitive per entrambi, il secondo addirittura rischiava la panchina. Con questo match hanno dimostrato che i buoni passi ci sono stati, e che nelle prossime sfide c’è tutto il tempo per rimettersi in carreggiata e dimostrare il proprio valore.

Cagliari-Venezia 1-1

Drammatica la situazione del Cagliari, che dopo esser partito bene, è stato riacciuffato da un meritevole Venezia e si trova ora all’ultimo posto in solitaria. Il primo tempo degli isolani è stato anche buono, tanto da essere passati in vantaggio con Keita Balde. I segnali di ripresa però svaniscono con la fine del primo tempo. La ripresa vede i lagunari creare le occasioni più pericolose e mantenere il pallino del gioco. Il gol del meritato pareggio arriverà nei minuti di recupero, siglato dallo statunitense Gianluca Busio.

Per gli uomini di Walter Mazzarri la situazione è critica. Mancano energia e idee. Sulla squadra sarda sembra essersi abbattuta una maledizione. Una rosa con giocatori di qualità ma costruita molto male. Ora è sopraggiunto anche l’ultimo posto, e il rischio dello psicodramma è altissimo. Continua a dare buone impressioni il Venezia di Paolo Zanetti, che porta a casa un meritato punto. La strada per la salvezza è ancora lunga, ma sfida dopo sfida gli arancioneroverdi danno sempre più la prova di come siano uno dei migliori esempi su come una neopromossa dovrebbe affrontare la Serie A: proporre senza mai snaturarsi.

Verona-Spezia 4-0

Grande successo per l’Hellas Verona, che travolge lo Spezia per 4-0. Partita senza storia, dominata in lungo e in largo dai veneti. Il vantaggio è siglato da Giovanni Simeone con un colpo di testa. Passano alcuni minuti, e Davide Faraoni firma il 2-0. I liguri provano un accenno di ripresa, fallendo però una palla gol clamorosa con Rey Manaj. Prima della fine del primo tempo arriverà il 3-0 dei padroni di casa. Stavolta la rete è di Gianluca Caprari. Nella ripresa i gialloblù controllano senza problemi, segnando anche il quarto gol con Daniel Bessa.

È un successo di rilevanza per gli uomini di Igor Tudor. Da quando siede sulla panchina del Verona, la squadra non ha mai perso. Le zone calde della classifica sono più lontane ed ora si può programmare di trascorrere un campionato più tranquillo. Brutto ko per lo Spezia di Thiago Motta. Sicuramente le assenze hanno pesato, ma la strada per la salvezza è ancora lunga. Dopo le buone uscite delle scorse partite, la giornata di oggi ha mostrato un passo indietro.

Salernitana-Genoa 1-0

Primo successo per i campani in questo campionato, che permette loro di abbandonare l’ultimo posto. L’avvio di gara ha visto i granata proporre maggiormente e allo stesso tempo frenare senza troppi problemi le occasioni genoane. Eccetto alcuni sussulti dei rossoblù, sono i salernitani ad aver avuto le occasioni più pericolose. Nella ripresa si alzano i ritmi e si vedono occasioni da una parte e dall’altra, col Genoa che impensierisce maggiormente la difesa avversaria. A passare in vantaggio però è la Salernitana. Il gol, nato sugli sviluppi di un calcio d’angolo, porta la firma di Milan Djuric. Nel finale il Genoa tenta l’assalto per il gol del pareggio, senza però riuscirci.

Per gli uomini di Fabrizio Castori è la prima vittoria, forse anche la partita che salva la panchina del tecnico. Le condizioni in cui i campani stanno giocando questa stagione sono al limite del paradossale, motivo per cui la salvezza sarà difficilmente raggiungibile. Ma rispetto agli inizi, dove la squadra era molto più arrendevole, si può notare maggiore organizzazione e voglia di fare. Battuta d’arresto per il Genoa di Davide Ballardini. Rispetto alle prove precedenti questo è un passo indietro, al quale bisogna rimediare. Le potenzialità e le armi per non perdere la bussola non mancano.

Articolo precedenteRazzismo in Fiorentina-Napoli. Si schiera anche il Milan: “Continuiamo a combattere uniti”
Articolo successivoFiorentina-Napoli, parla il sindaco: “Chiedo scusa a nome di Firenze”