Home Editoriali Il Punto Sul Campionato – Napoli travolgente, l’Inter va di forza, occhio...

Il Punto Sul Campionato – Napoli travolgente, l’Inter va di forza, occhio all’Atalanta. Tutti i temi della quinta giornata

Il primo turno infrasettimanale della Serie A ha comunicato alcune indicazioni significative in merito al proseguimento del Campionato. Un torneo che al momento non ha una favorita, ma tante squadre che possono dire la loro.

Il Napoli, che al momento è la squadra più in forma, non sbaglia un colpo e travolge la Sampdoria. Se i partenopei volano, le milanesi non mollano la presa. L’Inter con una prova di carattere ha superato una buona Fiorentina. Brilla di meno il Milan,ma riesce a vincere contro il Venezia. Inizia ad ingranare l’Atalanta, che batte il Sassuolo di Dionisi, squadra con prestazioni altalenanti. Soffre la Juventus ma batte lo Spezia; c’è tanto da lavorare ma in questo momento i 3 punti vengono prima dell’estetica. Si ferma ancora la Lazio, bloccata da un bel Torino sul pari. Torna a vincere la Roma, che dopo la sconfitta dell’ultima giornata ritrova il risultato pieno ai danni dell’Udinese.

Sampdoria-Napoli 0-4

Il Napoli di Luciano Spalletti ormai non sorprende più. È una squadra forte e con tutto il potenziale per giocarsela fino alla fine. Il netto 4-0 ai danni della Sampdoria ne è la prova. I partenopei hanno trovato davanti una buona squadra in grado di far bene e l’hanno travolta come se nulla fosse.

Dopo il gol del vantaggio di Victor Osimhen, la Samp ha provato a venir fuori. Un ottimo David Ospina ha tenuto ben serrata la porta napoletana impedendo che ciò accadesse. Ed è qua che sta la forza del Napoli, nell’aver trovato carattere. Non ha avuto paura ed ha proseguito per la sua traccia. Il 2-0 di Fabian Ruiz, giocatore in continua crescita, è la prova di quanto stia crescendo la squadra. Il secondo tempo è un monologo. Sale in cattedra Hirving Lozano, che firma due assist, rispettivamente per Victor Osimhen – autore di 5 reti in 7 giorni – e per Piotr Zielinski, al suo primo gol stagionale.

Il Napoli continua a dare conferme. Non è più tempo di nascondersi. C’è la base, ci sono i giocatori, c’è la motivazione. Cosa può frenare questa ascesa? Le 5 vittorie consecutive sono un ottimo bottino. Ogni partita risulterà essere una nuova conferma per gli uomini di Spalletti, poiché è da vedere la tenuta mentale, problema principale delle ultime annate azzurre. Per ora una problematica che sembra essere stata spazzata via. Ma bisogna confermarlo partita dopo partita. La Sampdoria ne esce con le ossa rotte. Questa è una giornata da dimenticare per gli uomini di Roberto D’Aversa, che ora hanno il compito di mettersi questo duro risultato alle spalle. Le buone dimostrazioni ci sono state, bisogna ripartire da quelle e questa sconfitta sarà solo un brutto ricordo.

Fiorentina-Inter 1-3

La vittoria dell’Inter è forse la più determinante della giornata. La dimostrazione data dagli uomini di Simone Inzaghi è quella di essere una squadra con tanto carattere, una squadra che sa soffrire, una squadra in grado di macinare punti. La partita con la Fiorentina è iniziata in salita per i nerazzurri. La squadra di Vincenzo Italiano ha proseguito nella sua traccia di imporre un gioco di grande qualità. Nei primi trenta minuti non c’è stata storia, l’unico colore presente in campo era il viola. L’1-0 siglato da Riccardo Sottil sembra anche poco per quanto prodotto. È nel secondo tempo che l’Inter viene fuori. Nel mercato estivo saranno andati via dei top player come Lukaku e Hakimi, ma la squadra c’è. Le grandi squadre possono far male in qualsiasi momento, cambiare partita quando vogliono.

All’Inter per riscrivere la storia di questa difficile sfida bastano due minuti. Matteo Darmian, super sub dei nerazzurri, pareggia. Edin Dzeko su calcio d’angolo porta in vantaggio. Manca Hakimi, ma la coppia Dumfries-Darmian è in grado di non farlo rimpiangere. Manca Lukaku, ma Dzeko è uno che, nonostante l’età, non ha dimenticato come si segna. A chiudere il match ci ha pensato Ivan Perisic. Tenere testa all’Inter non sarà facile. Non è la prima dimostrazione, ma è la più significativa e impattante. Il Napoli dovrà fare attenzione per tutta la stagione agli uomini di Inzaghi.

La Fiorentina di Italiano non esce ridimensionata da questa sconfitta. Le ultime stagioni dei viola sono state decisamente deludenti. L’obiettivo è quello di divertirsi, di trovare una quadra che alla lunga porterà i suoi risultati. Nonostante tutto, arrivare in Europa non è impossibile, e viste le ultime annate, sarebbe un grandissimo traguardo che permetterà di sognare ancora più in grande. I viola saranno un ostacolo molto arduo da superare, al Franchi nessuna squadra passeggerà.

Milan-Venezia 2-0

Il Milan deve faticare più del previsto contro il Venezia. Quella che poteva sembrare una partita agevole così non si è rivelata. La prima frazione di gioco ha visto i rossoneri far fatica a sfondare, con la partita ferma sullo 0-0. La svolta è arrivata con l’ingresso di Theo Hernandez in campo. Il terzino francese ha trascinato i rossoneri al successo, prima realizzando l’assist per il gol di Brahim Diaz, poi fissando l’incontro sul 2-0. Al Milan non mancano le armi per far male. Oltre al gruppo e al gioco, ci sono anche delle individualità in grado di cambiare l’esito finale. Una di queste è appunto Theo Hernandez. Avere un terzino di questo livello è un grosso vantaggio nel calcio moderno. Significa non essere mai a corto di soluzioni offensive. E specie in partite di magra come queste, certi spunti possono essere molto importanti per ottenere i 3 punti.

Dunque, il Milan sale a 13 punti, a pari punti con i cugini nerazzurri. I rossoneri non hanno perso lo smalto dello scorso anno e hanno tutte le carte in regola per ottenere un altro risultato importante. Il Venezia torna a casa a mani vuote, ma con la consapevolezza di star sviluppando una chiave di gioco, che in determinati scontri salvezza può risultare molto utile.

Atalanta-Sassuolo 2-1

L’Atalanta di Gian Piero Gasperini sta pian piano venendo fuori. Le partite precedenti hanno visto una Dea in fase embrionale e meno spettacolare del solito. In quest’ultima, gli orobici hanno riscoperto il proprio potenziale anche se solo per una frazione di gioco. Il primo tempo è stato dominato in lungo e in largo, nonostante un Sassuolo che ha tentato di dire la sua. I gol di Robin Gosens e Davide Zappacosta hanno certificato un risultato netto. Tuttavia, Domenico Berardi ha riportato il match sul risultato di 2-1. Nella ripresa i nerazzurri calano e i neroverdi cercano di agguantare il pareggio, ma senza incidere più di tanto.

La squadra di Gasperini sta crescendo. Le ultime stagioni hanno visto un’Atalanta carburare in ritardo rispetto alle altre, per poi sprigionare tutta la propria forza col passare del tempo. Questo è probabilmente l’unico limite di una squadra che è in grado di fare tutto. I punti di distanza dal Napoli non sono eccessivi nonostante le difficoltà iniziali. Non bisogna mai sottovalutare i bergamaschi, è un grosso errore compiuto un po’ da chiunque nel corso delle ultime annate. Il Sassuolo è invece una squadra che va a corrente alternata. Capace sia di macinare gioco, sia di spegnersi in modo inspiegabile. Ripetere il percorso di Roberto De Zerbi è molto difficile. Bisogna ripartire con calma e iniziando a definire il nuovo solco tracciato da Alessio Dionisi. Tre sconfitte consecutive sono tante, ma niente è perduto.

Spezia-Juventus 2-3

La Juventus ha trovato la sua prima vittoria in questa stagione di Serie A in casa dello Spezia per 2-3, non senza soffrire. Il vantaggio di Moise Kean sembra indirizzare la partita, ma a pareggiare i conti ci pensa Emmanuel Gyasi con un bel destro a giro. Nel secondo tempo addirittura lo Spezia si porta sul 2-1, con un gol del giovane Janis Antiste. Quello che potrebbe essere un colpo destabilizzante, non affonda la Juve. La partita viene ribaltata prima con un gol di Federico Chiesa, sempre più protagonista, e dal gol vittoria di Matthijs De Ligt. La squadra di Allegri soffre nel finale, ma riesce a portare il risultato pieno a casa e a salire a quota 5 punti. Non è la miglior vittoria che qualcuno potesse immaginarsi, ma è ossigeno per la Juventus.

Per Massimiliano Allegri il compito sarà molto diverso rispetto a quello della sua prima esperienza in bianconero. Ora ha tra le mani una squadra da rifondare, che ha bisogno di trovare una nuova identità. Il gioco manca, ma ad oggi quel che conta sono i 3 punti. Un altro passo falso avrebbe potuto compromettere ancor di più il campionato dei bianconeri. Il rischio era quello di vedersi allontanare la vetta in modo abbastanza pericoloso, e nonostante sia solo la quinta giornata, il numero di passi falsi concessi sarebbe stato nullo.

Ora però serve un cambio di passo. Se la Juventus dovesse proseguire con questo andazzo per tutta la stagione, si profilerà un anno di grande sofferenza. Bisogna trovare nuove idee, nuove proposte, per recuperare i punti persi. Lo Spezia se ne esce con l’amaro in bocca. Si era annusata la possibilità di vincere il match, ma così non è stato. Il cammino per Thiago Motta non sarà semplice, ma le prime partite lasciano intravedere la possibilità di potersi salvare anche in questa stagione.

Torino-Lazio 1-1

Solo un pareggio per la Lazio di Maurzio Sarri, fermata sull’1-1 da un Torino che forse meritava qualcosa in più. La partita degli uomini di Ivan Juric è di buonissimo livello. Gioco di qualità e un’ottima fase difensiva hanno segnato la partita dei granata. E sono stati proprio i padroni di casa ad andare in vantaggio, con il secondo gol consecutivo di Marko Pjaca. Sembrano finite le possibilità di rimonta dei biancocelesti, che però trovano il pari su rigore con Ciro Immobile. Per gli uomini di Sarri c’è bisogno di una svolta, e il derby della prossima giornata può già apparire come uno spartiacque. A cosa può ambire questa Lazio? Un’eventuale sconfitta potrebbe essere demoralizzante, mentre una vittoria potrebbe essere il carburante per dare il meglio in vista dei prossimi impegni. Delle indicazioni e degli sprazzi di sarrismo ci sono, e devono segnare il punto di partenza.

Non è facile passare da una gestione tecnica come quella di Simone Inzaghi a quella di Maurizio Sarri. Sono tante le differenze tra i due allenatori, e il lavoro del tecnico toscano è solo agli inizi. Ci vorrà del tempo per vedere la vera Lazio. Al momento, bisogna pensare a fare bella figura nel derby e in Europa League, poi si vedrà. Il Torino invece trova nuove certezze. Non è arrivata la terza vittoria consecutiva, ma rispetto alle precedenti annate si è visto un cambio di passo. L’impatto di Ivan Juric sulla panchina torinista è stato eccellente, e già si vedono i primi segni di cambiamento. E per ogni squadra quella contro i granata può risultare come una partita trappola, nella quale perdere punti è ampiamente possibile. Le altre squadre di Serie A sono avvisate.

Roma-Udinese 1-0

Messa alle spalle la sconfitta contro l’Hellas Verona, la Roma torna a vincere contro l’Udinese, pur non brillando. Gli uomini di José Mourinho partono bene ma alla lunga decelerano. Un lampo di Riccardo Calafiori permette al centravanti inglese Tammy Abraham di segnare il gol dell’1-0. Da allora è la squadra di Luca Gotti che va alla ricerca del pareggio, creando anche le occasioni più pericolose della ripresa, ma senza risultati. 3 punti per i giallorossi, ma con un neo non da poco: l’espulsione di Lorenzo Pellegrini, che salterà la stracittadina. Continuano ad arrivare vittorie per la Roma, seppur brillando poco. Il lavoro mentale di José Mourinho ha ridato vitalità ad un ambiente che sembrava affranto. Le ultime annate hanno mostrato una squadra con del potenziale ma con una scarsa tenuta mentale. Il tecnico portoghese in questo è uno dei migliori. La mancanza principale dei giallorossi sta pian piano scomparendo.

Il derby con la Lazio rappresenta uno scoglio perfetto per dimostrarlo. C’è la possibilità di vincere una stracittadina e di volare, magari lontano. Per l’Udinese invece è arrivata la seconda sconfitta consecutiva, ma non deve essere un limite. I due match erano decisamente proibitivi, anche portare un solo punto sarebbe stato un risultato da incorniciare. Così non è stato. Però, la squadra c’è, così come l’organizzazione. Fare bene anche quest’anno è decisamente possibile.

Cagliari-Empoli 0-2

Non se la passa benissimo il Cagliari, prossimo avversario del Napoli in campionato. La sconfitta con i toscani fa male. È un 2-0 senza storia, un risultato meritato da parte dell’Empoli, che ha mantenuto il pallino del gioco per tutta la durata dell’incontro. Federico Di Francesco e Leo Stulac vanno in rete per la squadra di Andreazzoli. Walter Mazzarri, nuovo tecnico dei rossoblù, dovrà lavorare tanto per riportare gli isolani in carreggiata, perché al momento c’è grossa confusione.

La trasferta con il Napoli è un ostacolo quasi proibitivo. Risolvere così tanto in poco tempo sarà davvero duro per l’ex allenatore del Torino. Però la base non manca. L’Empoli trova la seconda vittoria della sua stagione, anche questa in trasferta. Le possibilità per far bene ed evitare la retrocessione ci sono.

Bologna-Genoa 2-2

Un match molto divertente che ha fatto parecchio discutere. Se il primo tempo ha visto poche emozioni, nel secondo il ritmo si è alzato e sono arrivati ben quattro gol. Il primo di questi è di Aaron Hickey, primo gol per lui in Serie A. A pareggiare i conti ci pensa Mattia Destro. Il finale di partita vede non uno, ma ben due rigori. Il primo realizzato da Marko Arnautovic, l’altro da Domenico Criscito. La più classica delle partite da metà classifica finisce con un punto per parte, con la consapevolezza che le possibilità di giocare un campionato tranquillo – permettendosi di osare – ci sono.

Salernitana-Hellas Verona 2-2

Primo punto per la squadra allenata da Fabrizio Castori. Gli uomini di Igor Tudor partono meglio e si portano avanti di ben 2 gol grazie alla doppietta di Nikola Kalinic. I granata accorciano le distanze con una rete di Cedric Gondo a fine primo tempo. Nella ripresa sale il ritmo dei padroni di casa, e dopo tante occasioni arriva il pareggio firmato da Mamadou Coulibaly. La situazione della Salernitana è molto dura e pensare di salvarsi sarà molto difficile. Per Tudor c’è ancora tanto lavoro da fare, ma partire con 4 punti in due partite è un qualcosa di decisamente positivo.

Exit mobile version