A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Stefano Campoccia, vicepresidente dell’Udinese.
“Tutta Napoli starà aspettando come giusto che sia, la squadra merita i successi che ha ma cercheremo di fargli uno sgambetto. La spinta di chi tifa per altri? Questo è sempre così, per tutte le partite. Spalletti ci conosce bene? Ora faccio gli scongiuri, ce la vediamo stasera. Sarà una bellissima partita, entrambe le squadre sono forti. Il Napoli ha una bellissima esperienza europea e ora c’è l’adrenalina per essere capolista. Noi siamo reduci da 3 ottime gare, il gruppo è molto carico.
I punti di forza dell’Udinese? Gotti ha saputo creare empatia all’interno del gruppo, l’allenatore parla al cuore delle persone e nell’anima dei ragazzi che sono ogni volta di Paesi diversi e molto giovani, il tema dell’ambientamento è molto serio. L’Udinese è una vetrina importante, chi arriva da noi si innamora perché l’ambiente è molto sereno e professionale. Ora c’è anche il brivido di vedere la squadra partire bene dopo stagioni sfortunate. Ci sono contenuti tecnici, si esprime un buon calcio. Speriamo che prosegua questo equilibrio magico tra aspetto tecnico e mentale.
La proprietà fa sempre il massimo, i valori dell’Udinese sono spesso molto importanti, siamo stati bravi a smarcarci dal poco buon vento che c’è stato dal mercato estivo. Udinese e Juventus si sono scambiate le maglie? Sì, a parte il portiere! A parte le battute, anche il nostro fa grandi parate. La classifica? L’ho vista stamattina, vedere la Juventus così in basso è sorprendete, così come lo è anche per il Cagliari, sono coincidenze astrali. Ma c’è una qualità che poi dovrebbe trovare una quadratura.
Come mai Udinese e Napoli non fanno più affari? Ci sono buone relazioni, evidentemente le società quando possono si guardano perché sono due società serie, il Napoli è un cliente ricorrente e c’è da aspettarsi a ogni finestra qualcosa. Il nostro modello non può non vedere il meccanismo della maturazione dei ragazzi e alcuni fenomeni, come De Paul, che poi non possono restare più del tempo necessario. Anche a Napoli è successo, paradossalmente. Per non vedere numeri da paura a livello economici bisogna ragionare da aziendalisti. So che questo fa male, anche a me che sono tifoso, ma per stare in Serie A bisogna fare così.
Ci sono tanti giovani, poi il fatto dei 5 cambi aiuta molto l’utilità. Samardzic? Speriamo di godercelo per un po’. Il giocatore che ruberei al Napoli? Osimhen, ha fatto paura l’altra volta. Ma noi dobbiamo fare il nostro, la difesa ha gli strumenti per poterlo fare. Chi decisivo dei nostri? Mi piacerebbe che Deulofeu ripetesse la stessa partita contro la Juve”.