Il Napoli vince 2-0 in casa della Sampdoria, Fabian Ruiz e Osimhen segnano le reti decisive, ma nonostante ciò questo Napoli convince ancora a metà. Il vascello non affonda, anzi resta a galla e mette nel mirino la qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie. Un primo tempo timido, con la squadra di Gattuso molto attendista, poi la seconda metà di gioco è un botta e risposta con tanto di raddoppio decisivo. Nelle retrovie si fa ancora tanta fatica e in attacco si produce molto, ma si concretizza ancora troppo poco. Sembra quasi un brutto male quello degli azzurri, poco concreti e molto spreconi, i dati infatti evidenziano proprio questo: 20 tiri totali, 9 in porta e 2 gol segnati.
Il primo tempo è scandito da tanto studio delle due compagini, entrambe non vogliono fare il passo più lungo della gamba e non vogliono assolutamente correre pericoli. Un possesso palla macchinoso contraddistingue la squadra di Gattuso da quella di Ranieri, che sfrutta le fasce e la qualità del giovanissimo Damsgaard che vola sulla sua corsia, ma non decolla mai del tutto la manovra della Samp. Poi un’azione ben collaudata sull’asse Zielinski-Osimhen-Fabian Ruiz porta in vantaggio i partenopei.
A fine primo tempo gli azzurri escono dal campo con qualche sorriso e soprattutto con il vantaggio ni tasca, che non è però sinonimo di vittoria assicurata.
Non è un caso che al rientro in campo il palleggio macchinoso e l’affannosa ricerca del pallone ritornino prepotentemente ad addormentare il ritmo del match. Poi per un attimo la Samp trova anche la rete del pareggio, ma un fallo in attacco riesce a far ritornare in vantaggio il Napoli. Nel frattempo gli azzurri continuano a cercare varchi per Osimhen sempre prontamente chiusi da Colley, che ha vinto tutti i duelli. Nel finale i doriani abbassano la guardia e i partenopei sfruttano il momento. Keita B. si fa letteralmente scippare il pallone da Mertens, il tempo di alzare la testa e trovare in profondità Osimhen, in marcatura non c’è più Colley ma Yoshida, prende in velocità il difensore e questo vuole dire solo una cosa: rete del gazzellone.
Alla fine il risultato detta Napoli vittorioso con 2 reti di scarto. Una vittoria che fa bene al morale e alla classifica, ma di certo non oscura del tutto la prestazione opaca di alcuni. Manolas lì dietro nel primo tempo faceva tanta fatica e gli errori ancora una volta vanno sottolineati e questi, infatti, a lungo andare posso diventare determinanti. Quest’oggi non abbiamo visto il miglior Insigne, così come Zielinski, che nonostante l’assist inizia a dare i primi segnali di cedimento. Tuttavia oltre alle prestazioni sottotono anche alcune da lodare, come quella di Fabian che riscatta la gara di mercoledì con la Juventus e finalmente Osimhen inizia ad ingranare, grazie anche all’ottimo Mertens, che entra e regala l’assist decisivo al nigeriano.
Aspettando l’Atalanta, il Napoli sale al quarto posto, ma la corsa alla Champions passa da altre 8 lunghe sfide da non sottovalutare. Gli altri vascelli alla ricerca della Champions sono agguerriti, e la corsa è ancora lunga, il sogno va alimentato e passa anche da questo tipo di partite, sporche e sofferte ma con i tre punti a fine gara.