Il Napoli ha trovato (forse troppo tardi) il centesimo per fare l’euro

Una delle principali sensazioni del Napoli di quest’anno è quella che, anche nei momenti migliori, mancasse qualcosa. Per tanto tempo è sembrato di avere un arsenale, di quelli distruttivi, ma che allo stesso tempo, questo potesse incepparsi da un momento all’altro. Come essere intrappolati in un limbo perfetto: l’equilibrio tra una squadra da scudetto ed un’altra sopravvalutata. Insomma, mancava il centesimo per fare l’euro. Ora, sembra di aver trovato quel centesimo, forse troppo tardi.

In questa stagione, gli azzurri hanno dimostrato di avere tanti punti di forza. Uno di questi è sicuramente l’attacco, il terzo più prolifico della Serie A. Ad aiutare in questo, c’è stato un grande apporto realizzativo degli esterni. Tenendo conto di tutte le competizioni, Insigne, Lozano e Politano, ovvero gli esterni d’attacco, sono in doppia cifra. Tuttavia, per tanto tempo, è sembrato mancare l’apporto dalle punte. Osimhen, Mertens e Petagna hanno sofferto un grosso numero di infortuni. Problemi che sembrano essere in via di risoluzione. Il belga e il nigeriano stanno trovando pian piano la giusta condizione. L’ex Spal deve ancora recuperare dall’infortunio, troverà il suo spazio per il rush finale.

Altro tema simile riguarda il reparto di centrocampo. La mediana a due spesso è risultata essere uno dei punti deboli della squadra, ma allo stesso tempo ciò che permette di reggere l’attacco. Mentre per quanto riguarda la posizione di trequartista, spesso è stata vista come superflua, visto che il 4-3-3 è considerato il modulo più adatto alle caratteristiche della rosa. Però, si può rinunciare ad un Zielinski in questo stato di forma? Il polacco ha trovato il suo massimo splendore come trequartista. Demme ha dimostrato di rendere ad alti livelli come mediano a 2.

In difesa, si sono visti notevoli miglioramenti rispetto alla stagione scorsa, ma allo stesso tempo degli errori banali. In alcuni match, il reparto difensivo è risultato essere impenetrabile, mentre in altri è apparso molto fragile. La squadra ha subito pochi gol, ma i momenti di sbando hanno mostrato una scarsa attitudine difensiva. Koulibaly non è ai migliori livelli della sua carriera, ma si sta dimostrando molto affidabile. Mentre per quanto riguarda l’uomo da schierare al suo fianco, resta un rebus. A inizio stagione sembrava essere Manolas, poi gli infortuni hanno limitato le prestazioni del greco. Il posto ora è conteso tra lui, Maksimovic e Rrahmani.

Resta un mistero quello dei terzini. Le prestazioni di Hysaj sono buone, anche se sembra difficile vederlo a Napoli anche la prossima stagione. Di Lorenzo e Mario Rui sguazzano tra alti e bassi. Ormai disperata la situazione di Ghoulam, forse il calciatore più sfortunato dell’era De Laurentiis.

I punti che più hanno fatto discutere, sono quelli dell’allenatore e dell’atteggiamento. Gennaro Gattuso è stato spesso bersagliato, a volte in modo eccessivo. I capi d’accusa sono: non far giocare bene il Napoli, non aver migliorato il materiale a disposizione, sbagliare ad impostare alcune partite. Si può dire lo stesso da chi a inizio stagione era adulato per aver creato una squadra molto offensiva e che segnava tanti gol? Il tecnico ha lavorato notevolmente su alcuni calciatori, su tutti Zielinski e Lozano, facendoli svezzare. E Rino è lo stesso che ha preparato delle partite perfette, in particolare le vittorie contro Atalanta e Real Sociedad.

L’atteggiamento può essere considerato il problema principale. Una squadra che può ma non vuole, che in alcune occasioni sembra non scendere in campo, alcune occasioni hanno mostrato una squadra triste e svogliata, e così via. Invece è la migliore delle opportunità per alzare critiche inutili al Napoli. Può essere davvero questa la risposta? Ripensando alla vittoria in campionato contro la Juventus, alle vittorie contro Milan e Roma, sembra che l’atteggiamento non manchi per nulla.

Il calcio è fatto di situazioni. Fino a dicembre, i partenopei erano in piena lotta per il quarto posto, poi i numerosi infortuni hanno condizionato il rendimento della squadra. Gli uomini di Gattuso hanno dovuto affrontare un durissimo ciclo con pochi elementi a disposizione. E questo ha influito notevolmente sulle prestazioni. Bisogna anche tenere in considerazione il periodo. Si tratta della stagione più difficile e particolare del gioco del calcio. I passi falsi sono dietro l’angolo, e realizzare una striscia è molto difficile. Senza dimenticare che va dato credito ad avversari del Napoli che hanno disputato ottime partite. Vedere solo il lato negativo non porta a molto, è la miglior opportunità per dare giudizi affrettati.

In tutto questo, si può dire che mancasse una cosa in particolare: le certezze. Che ora, soprattutto dopo le ultime importantissime vittorie, sembrano finalmente essere state trovate. Questo è il centesimo che fa l’euro. Bisogna vedere se basterà per raggiungere il quarto posto. La lotta non sarà facile, poiché l’Atalanta va a mille, il Milan e la Juventus, nonostante i problemi, saranno avversari tosti da superare in classifica. Tuttavia, c’è un recupero, e in caso di vittoria, il Napoli sarebbe terzo. Match da vincere a tutti i costi, poiché una sconfitta vedrebbe allontanare i bianconeri.

Forse la quadratura è stata trovata tardi, ma non è questo il momento di arrendersi. Gli azzurri hanno ancora tante partite a disposizione per poter raggiungere l’obiettivo Champions League. Ora come ora, criticare ha poco senso. Bisogna conservare questa fiducia, i risultati arriveranno di conseguenza.

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