Home News PAGELLE MN – Lozano squilla, Demme si salva. Male Mertens, rebus Gattuso!

PAGELLE MN – Lozano squilla, Demme si salva. Male Mertens, rebus Gattuso!

Finisce con un deludente 3-1 quella che sarebbe dovuta essere la partita del ‘riscatto’ dopo la Supercoppa. Al netto dell’esito del match, ecco le pagelle degli azzurri secondo la redazione di MondoNapoli.it

MERET 5 – Impotente sul primo goal del Verona, sicuramente non esente da colpe sul secondo (errore in fase di rilancio), decisamente colpevole sulla respinta che ha originato il goal del tre ad uno, firmato da Zaccagni.
Buona la reazione su un tiro ravvicinato al 38esimo, decisamente insufficiente la prestazione del classe ’97 che non riesce a riscattarsi nemmeno con le impostazioni dal basso.

DI LORENZO 5 – Giocare ininterrottamente da mesi, ormai, si sente evidentemente sulla ludicità dell’ex Empoli. Si ingegna in fase offensiva, sovrapponendosi sporadicamente al pari lato Lozano. I tentativi di supporto offensivo, tuttavia, non rendono perdonabile l’errore in fase difensiva sulla mancata diagonale che – al minuto 34 – lascia solo e libero di calciare Di Marco, che non sbaglia.

KOULIBALY 5,5 – Provvidenziale con alcune chiusure, dà l’impressione di essere meno ‘tenace’ e ruvido del solito. Che non sia stata una partita all’altezza del suo nome si è visto soprattutto nella timidezza con cui tentava di giocare il pallone in impostazione, culminata con almeno due ‘campanili’ alzati per cercare Osimhen in avanti, ma prontamente intercettati dalla difesa veronese.

MAKSIMOVIC 5 – La presenza di Koulibaly lo tranquillizza e – dopo dieci minuti – si rende protagonista di un’ottima chiusura su Kalinic che a pochi metri da Meret conclude rapidamente, invano.
Alla lunga si perde, distraendosi sulle continue incursioni che l’Hellas cerca e trova sul suo lato, agevolata dalle disastrose chiusure di Bakayoko.

HYSAJ 5.5 – Schierato a sinistra al posto di Mario Rui, è evidente la difficoltà che ha nel contribuire alla manovra offensiva, non disponendo dello stesso piede del portoghese: il mancino. Complice la prestazione non all’altezza di Insigne, fatica persino a sovrapporsi sulla sua fascia di competenza.

DEMME 6 – L’assenza di Fabian Ruiz, paradossalmente, lo aiuta a trovare misure e coraggio in un centrocampo a due che comunque sembra stargli stretto. Lavora bene con la consapevolezza che al suo fianco ci sia Bakayoko, che resta dietro di lui tutte le volte in cui se la sente di supportare la manovra offensiva.
Al di là dello splendido lancio sul goal di Lozano dopo nove secondi, prova a battere a rete due volte nel primo tempo: nel primo caso trova la respinta fortuita proprio del messicano, nel secondo trova una opposizione mostruosa del portiere avversario, Silvestri.

BAKAYOKO 4.5 – Partita decisamente da dimenticare, quella del numero cinque azzurro. Chiamato a supportare le impostazioni del suo collega di reparto Demme, brancola nel buio ogni qualvolta il centrocampo clivense varcava la trequarti.
In ritardo su ogni pallone, è suo l’errore di chiusura che al 62esimo lascia Barak in area di rigore libero di calciare e trovare la rete del vantaggio.

ZIELINSKI 5,5 – Sotto un cumulo indistinto di distrazioni e svogliatezza si percepisce – indubbiamente – un nucleo di tecnica e fantasia che potrebbero tranquillamente ergerlo ad uno dei migliori nel proprio ruolo. Ma così non è stato, almeno non oggi.
Cerca qualche strappo sulla trequarti e semina sprazzi di ingegno tecnico che, purtroppo per tutti, non incontrano l’intesa dei propri compagni. Alla lunga si perde.

INSIGNE 5 –Scende sul prato del Bentegodi con un solo obiettivo: riscattare l’errore dal dischetto di mercoledì. Se in astratto l’idea è nobile, in concreto tutto ciò si tramuta in una spasmodica e deleteria ricerca dello ‘spunto’, della ‘giocata’. Il risultato?
Un nulla di fatto, culminato con una sostituzione quasi ‘paterna’ che Gattuso gli ha osservato come cortesia, per preservarlo da una inevitabile involuzione.

LOZANO 6 – Porta la sua firma uno dei tre goal più veloci della storia della Serie A, rivelatosi – col senno di poi – un mero primato inutile per l’obiettivo vero: i tre punti.
Sfrutta l’errore di Di Marco e fulmina Silvestri dopo meno di dieci secondi; raccoglie e trasforma un lancio lungo di Koulibaly che termina solo qualche centimetro oltre la porta clivense.
Con l’ingresso di Politano, precisamente a partire dal 65esimo, gli viene chiesto prima di giocare a sinistra (sulla mattonella di Insigne), poi di tornare a destra. L’esito è sempre lo stesso: tutto inutile.

PETAGNA 5,5 – Rammaricato per la sconfitta in Supercoppa, aveva esternato pubblicamente il suo dispiacere associato ad una gran voglia di ricominciare. Non ci è riuscito oggi, purtroppo. Tenta di inserirsi invano: il Napoli gioca ma non trova la profondità.
Cerca di far salire la squadra tenendo la difesa avversaria il più alto possibile e cercando le sponde sui suoi compagni di reparto.

MERTENS 5 – Lo abbiamo aspettato come l’uomo della provvidenza, ma probabilmente la caviglia non gli da ancora certezze. Non si spiega diversamente una simile prestazione da uno che detiene il primato di rete azzurre: disputa gli ultimi trenta minuti di Verona-Napoli, tocca una decina di palloni e li sbaglia tutti.
Cerca di non essere banale come solo lui sa fare, ma finisce col servire sul piatto d’argento il pallone del tre a uno dei padroni di casa.

OSIMHEN 5,5 – Atteso, troppo atteso il suo ritorno. Forse troppe aspettative su uno che – dopo due mesi e mezzo – viene rigettato nella mischia di una gara in cui il Napoli si trovava a rincorrere.
Tocca pochissimi palloni, cerca di spingere verso il basso la difesa clivense che – spavalda per il risultato – non si lascia intimorire dalla sua velocità.

POLITANO 5,5 – Entra e ci prova subito, si sente che ha voglia di dimostrare, a presincdere dal risultato. Cerca e trova qualche slalom, vede anche la porta.
Viene inspiegabilmente spostato a sinistra, venendogli così preclusa l’esplosione del suo sinistro dal limite.

GATTUSO 4,5 – La partita più brutta, quella che non t’aspetti. Nessuno immaginerebbe il suo esonero, al momento, ma una gara come questa non giova di certo sul suo curriculum.
Schiera una formazione ‘costretta’, passa subito in vantaggio ma non sa gestire il risultato.
Sostituisce saggiamente Insigne per preservalo dal vuoto che gli si stava creando intorno, commette un grave errore con l’ingresso di Politano.
Perchè metterlo ‘fuori posizione’ a sinistra, al posto di Insigne?

LOBOTKA – S.v.

ELMAS – S. v.

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