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Pagellone Napoli 2020 – Difensori

Il reparto difensivo è stato quello più “sorprendente” dell’anno 2020. A livello generale, ci sono sempre stati alti e bassi. Riguardo ai singoli giocatori, abbiamo assistito a delle prestazioni che sembravano inimmaginabili viste le premesse iniziali. I terzini hanno mostrato le tipiche difficoltà degli ultimi anni, mentre i difensori centrali hanno in parte soddisfatto le aspettative.

Terzini

Giovanni Di Lorenzo – 5,5 – Capro Espiatorio – Reduce da un 2019 da sogno, il terzino ex Empoli ha iniziato il 2020 sulla falsa riga dell’anno passato, segnando 2 gol ma calando complessivamente come prestazioni.

In questa nuova stagione, il rendimento è peggiorato. Sono aumentati gli svarioni, gli errori di comunicazione, non si percepisce più la sicurezza che ha dato nei primi mesi della sua esperienza napoletana.

Tuttavia, bisogna comprendere anche che sta giocando ininterrottamente da mesi, delle mancanze di lucidità sono state favorite da ciò. Più che il suo apporto, è mancato qualcuno che lo facesse rifiatare. Inoltre, negli errori viene quasi sempre citato lui, gli vengono attribuite spiacevoli nomee quali: “È arrivato dall’Empoli!”; “Calciatore non da Napoli!” ecc.

Non può essere sempre la causa degli insuccessi del Napoli, ha sì sbagliato, ma etichettarlo come poco capace è ingiusto. Non vanno dimenticate le prestazioni del passato, non sono frutto del caso, ma di un calciatore valido che deve ritrovarsi. Per l’anno nuovo, dovrà riacquistare la continuità dei giorni migliori.

Elseid Hysaj – 6 – Utile – Gattuso lo ha rivalutato a sorpresa, visto che l’albanese era molto vicino alla partenza. Ha trovato il suo spazio e in queste occasioni non ha sfigurato.

Non stiamo parlando di un fenomeno, ma di un mestierante che ha fatto il suo lavoro quando chiamato in causa. Ha anche segnato il suo primo gol col Napoli, un bel destro in Napoli-Sassuolo 2-0, terz’ultima partita dello scorso campionato.

Il tecnico calabrese lo ha provato spesso a sinistra, lì ha dato un rendimento superiore rispetto a quello fatto vedere a destra. La sua capacità di giocare su entrambe le fasce è un’arma in più a disposizione.

Però, ora è chiamato a dare continuità alle sue prestazioni, la sua maggiore carenza. Ha sofferto questo problema soprattutto in passato, alternando buoni periodi ad altri disastrosi. Se la trovasse, potrebbe diventare un buon elemento per i partenopei, e non un esubero. Promosso.

Mário Rui – 5,5 – Vittima – Se Di Lorenzo è il capro espiatorio, Mario Rui è la vittima. Non è un fenomeno, ma è anche un calciatore molto sfortunato.

Spesso l’episodio chiave in negativo è capitato a lui, così come il pallone della deviazione sfortunata, ecc. In partite dove magari hanno sbagliato tutti, “ma c’è Mario Rui che ha sbagliato”. Quest’anno non fa eccezione.

Reggere quest’etichetta non è facile, inevitabilmente le prestazioni ne risentiranno. Si parla comunque del calciatore probabilmente meno appariscente della rosa, che non fa la voce grossa, che non compie giocate accademiche. Probabilmente perché si pretende troppo da lui, un qualcosa che non ha nelle corde.

Il portoghese ha bisogno di un’iniezione di fiducia, grazie alla quale potrebbe migliorare anche il suo livello.

Faouzi Ghoulam – 5,5 – La speranza è l’ultima a morire – È l’ombra di sé stesso, del terzino che ha incantato mezza Europa. Non ha più la lucidità e la rapidità di un tempo. Gattuso ha provato a tirar fuori qualcosa da lui, ma l’algerino non ingrana.

Questo però non significa che abbia giocato solamente partite negative. I postumi del lungo infortunio si sentono, pesano come un macigno, è chiaramente impossibile recuperare quel giocatore.

Ma la speranza è l’ultima a morire, e potrebbe essere trovata una nuova soluzione per rigenerarlo almeno in parte. A volte è stato schierato in una posizione più avanzata, un eventuale cambio di ruolo può fargli bene…

Difensori centrali

Kostas Manolas – 5,5 – Fumoso – Rimandato. Insieme a Koulibaly, doveva comporre una coppia invalicabile, che però non si è mai vista, se non negli ultimi mesi dell’anno. E comunque, non sempre è stata impeccabile. Con Maksimovic si è invece trovato molto bene, costituendo un duo solido che ha retto la squadra dinanzi a partite molto impegnative.

Ma le aspettative su di lui erano altissime, e non le ha ripagate completamente. Ha alternato delle ottime prestazioni a errori banali, specie in impostazione e nel gioco con i piedi, suo punto debole.

Però, etichettarlo come flop è esagerato, anche perché pian piano sta trovando la giusta affinità col senegalese, le prestazioni iniziano ad aumentare di qualità, e perché come calciatore è assolutamente valido.

Nel 2021 dovrà confermare quanto di buono ha fatto vedere negli ultimi mesi, perché nella stagione attuale sta giocando bene, ma certi errori non vanno dimenticati.

Kalidou Koulibaly – 7 – Versione Lite – Il suo 2020 è iniziato così come è terminato il suo 2019: molto male. Errori qua e là, anche molto grossolani e continue voci di mercato. Il tecnico calabrese lo ha addirittura panchinato, una cosa inimmaginabile per uno dei difensori più forti al mondo. A febbraio tutti avrebbero firmato per una sua cessione in estate.

Il post lockdown ha visto un calciatore in crescita, si è ripreso poco alla volta collezionando anche delle buone gare. Nonostante tutto, sembrava in partenza, destinazione Manchester City. La trattativa non si è conclusa, così è rimasto a Napoli.

In questa stagione ci sta mettendo del suo. Non è ancora quello dei giorni migliori, ma è pienamente recuperato ed ha infilato alcune prestazioni gigantesche, degne di Kalidou Koulibaly. È migliorato nel guidare la difesa e in giocate che prima non gli riuscivano. Difensivamente ha ancora delle lacune, ma nel complesso ha disputato un buonissimo 2020.

Ora dovrà recuperare completamente le capacità difensive che ha mostrato nelle sue migliori stagioni, e si potrà costruire un futuro sulla sua figura.

Nikola Maksimović – 6,5 – Half Season Wonder – Gli inglesi definiscono “One Season Wonder” un calciatore che nella sua carriera ha giocato una stagione ad altissimi livelli, ma le restanti a livelli anonimi. Il serbo può essere considerato un Half Season Wonder.

Il suo girone di ritorno del 19-20 è stato ottimo: pochi errori, leadership difensiva, insuperabile di testa. In Coppa Italia l’apice, è stato autore di prestazioni gigantesche contro l’Inter e in finale contro la Juventus. Sembrava di avere un fenomeno in squadra.

Quest’anno l’ex Torino si è finalmente integrato nel gruppo squadra. Alcune immagini del passato, come la sua festa di compleanno del 2019, sono molto tristi… Tutto ciò gli ha sicuramente giovato a livello psicologico.

In questa nuova stagione è stato impiegato molto meno, è spesso finito tra i peggiori del Napoli. Probabilmente anche a causa della sua partenza quasi inevitabile a fine stagione, che gli toglie lucidità.

Ma il suo 2020 nel complesso resta, ed è sicuramente tra i migliori della squadra. Uno sforzo per rinnovargli il contratto non sarebbe una decisione criticabile.

Amir Rrahmani – sv – Perché? – Una delle rivelazioni del sorprendente Hellas Verona di Juric. Il Napoli lo acquisra nella sessione di mercato invernale per l’estate. Ma il kosovaro è attualmente l’unico giocatore di movimento a non aver ancora disputato un minuto con la maglia azzurra.

Allora le domande sorgono spontanee: a cosa è servito il suo acquisto? Perché non ha ancora giocato? Un mistero al quale si spera di ricevere una risposta.

Kévin Malcuit, Sebastiano Luperto – sv – Fuori dai radar – Il francese, non è mai stato preso in considerazione da Gattuso. Ha giocato solo in due partite, tra cui una contro la Lazio causa infortunio di Lozano perché mancavano alternative. Potrebbe essere un buon vice Di Lorenzo, sembra invece destinato a proseguire la sua carriera altrove.

Il difensore attualmente in forza al Crotone non ha raggiunto l’evoluzione sperata. È in prestito a farsi le ossa in Serie A. La speranza è che un giorno torni calcisticamente più maturo.

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