Gazzetta – Insigne, è il miglior Lorenzo di sempre! Ora fa anche ciò che gli chiedeva Ancelotti: cosa è cambiato in lui

Fonte foto: SSC Napoli

Lorenzo Insigne è l’uomo di questo Napoli. Leadership e qualità, ciò che sta mostrando il Capitano azzurro. L’edizione della Gazzetta dello Sport spiega come questo Insigne sia il più forte mai visto:

“I particolari sono importanti. E Lorenzo Insigne ha imparato nel tempo a curarli e a far sì che certi gesti tecnici in campo non diventino banali e soprattutto trovino continuità durante una stagione. Al di là della bellezza pura di certi palloni accarezzati, c’è qualcosa che è cambiato nel capitano del Napoli e si sta ammirando il miglior Insigne di sempre.

Con la possibilità di ammirarlo in ulteriore crescita. I 70 gol realizzati in A fanno entrare Insigne nei primi 10 marcatori di sempre del Napoli in campionato. Ma non è solo una questione di numeri. Quello che è cambiato è l’importanza del suo apporto alla squadra. Lo stesso motivo che anche in Nazionale ha portato il c.t. Mancini, dopo le splendide prove di novembre a dire: «È un calciatore fondamentale per noi, importantissimo nel gioco tra centrocampo e attacco». Già perché ancora ci si meraviglia per le corse all’ indietro di Insigne, in chiave difensiva. Ma questo ha imparato a farlo sin dai tempi di Benitez. Piuttosto colpisce l’intensità con la quale il capitano lo fa, anche quando le partite sono al tramonto e il fiato viene naturalmente a mancare. E poi la lettura in fase difensiva, per uno che è attaccante. Sempre più abile nell’intercettare il pallone e nella copertura preventiva degli spazi.

Nel momento in cui errori e un leggero calo di rendimento (c’era stata pure la sconfitta col Sassuolo) hanno alzato il livello delle critiche ecco che il capitano si è presa la squadra sulle spalle, segnando i gol più importanti, e che gol (Roma e Crotone).

Rino è stato capace di far sentire importante Lorenzo, che ha imparato a essere più sereno. Oggi per esempio non parla più di rinnovo – il contratto scade nel 2022 – perché si sente sicuro della sua forza e attende senza stress che la società ne voglia discutere. E poi in campo si può osservare un’altra cosa: ora appena può Insigne si accentra e cerca la conclusione per via centrale, con movimenti da seconda punta. Quello che gli chiedeva già Ancelotti, ma quasi rifiutava pensando che il tecnico lo volesse “far fuori” dal suo habitat. Oggi che è maturo e si sente stimato, quei gesti sono entrati nel suo patrimonio. Quando si dice la cura dei particolari“.

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