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Gazzetta – Prima la vittoria e poi la proposta di Insigne: “Nessuno indossi mai quella maglia di Diego”

Si era parlato proprio negli ultimi giorni se era giusto non indossare a Napoli la maglia numero 10. Ma ora con la dipartita del più grande di tutti, Diego Armando Maradona, pare che tutti siano d’accordo. In primis Lorenzo Insigne che l’ha detto ieri proprio a ridosso della gara contro il Rijeka. Gara vinta dagli uomini di Gattuso per 2 a 0 ma che, come racconta La Gazzetta dello Sport, passa in sordina perchè dai protagonisti escono solo parole di commozione per Diego Armando Maradona:

Diego Maradona è un po’ dovunque. All’ esterno dello stadio, nei cori della gente e nelle tante iniziative per celebrarlo. È all’ interno del San Paolo, è sulle spalle dei giocatori del Napoli, che ne indossano la 10. Ed è nelle parole di Rino Gattuso nel dopo partita. «E’ da quando si è appresa la notizia della sua scomparsa che c’ è un’ atmosfera cupa in città. Per Napoli, Diego non è stato soltanto il campione che ha vinto, ma è stato soprattutto l’ orgoglio di questa città, ne ha rappresentato il popolo in tanti momenti», ha detto l’ allenatore napoletano Gattuso si è soffermato sui ricordi che in qualche modo lo legano all’ ex fuoriclasse argentino. «Ne ho tanti, ho avuto la possibilità di parlare tante volte con Diego, di cenare due volte con lui. È morto ma non morirà mai. Ha fatto tante cose straordinarie. Ha sbagliato nella vita privata ma per quello che ha fatto resterà sempre vivo. Dispiace, già da ieri quando siamo andati in hotel si vedeva che la città respirava un’ aria diversa. È stata una grande perdita ma Diego non morirà mai. È una leggenda, di un altro pianeta. Gli avrei voluto dare qualche scarpata da giocatore…», ha concluso Gattuso che dovrà giocarsi la qualificazione nelle ultime due gare con Az e Real Sociedad. La proposta è arrivata da Lorenzo Insigne per il quale una parte della critica si era detta favorevole perché indossasse la numero 10, mai più vestita da nessuno dal giorno del ritorno in serie A del Napoli. «È giusto che sia rimasta sua. È stato il più grande di tutti i tempi, siamo orgogliosi che abbia giocato nel Napoli, da capitano. Per noi è un orgoglio. Faccio fatica a parlare, è stata una brutta notizia, è giusto che la 10 non la indossi mai più nessuno», ha detto il capitano del Napoli che ha aggiunto: «Diego ha rappresentato tanto per noi napoletani. Ci ha sempre difeso durante il suo settennato e anche quando è andato via, ha sempre portato Napoli e i napoletani nel cuore. Anche noi l’ abbiamo sempre portato nel cuore: fa male, è un giorno triste per noi. Ha dato tante gioie a questo popolo, la notizia fa male. Squadra e società si stringono intorno alla famiglia». Infine, il ricordo del suo primo incontro con Diego. «La prima volta che l’ ho visto, è stata un’ emozione. Fu al San Carlo, andai ad abbracciarlo dietro le quinte, è quella fu la serata più bella della mia vita».

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