Siamo tornati, come di consueto, con la nostra rubrica “Le Note di Mondo Napoli”. Come ogni settimana, andremo ad analizzare cosa abbiamo appuntato sul nostro taccuino dopo le gare di campionato del Napoli.
Dopo un weekend che ci ha permesso di ammirare i nostri azzurri, che hanno letteralmente strapazzato l’Atalanta sotto ogni punto di vista, dobbiamo mettere in risalto alcuni fattori determinati. Tra le note positive del sabato pomeriggio al San Paolo, spicca Victor Osimhen: una sentenza, con lui un goal ogni sedici minuti. Un cannibale, un calciatore in grado da fare reparto da solo: primo goal in maglia azzurra. Il primo di tanti, si spera: non solo il goal, tantissimi trame di gioco sviluppate dagli spazi aperti grazia ai movimenti dell’attaccante nigeriano.
Non possiamo che evidenziare anche l’abbraccio a Rino Gattuso: uniti, tutti, in un’unica grande anima che quest’anno vuole sognare in grado. E cosa dire del centrocampo? Con l’innesto di Bakayoko, la mediana azzurra va a ricoprire un tassello scoperto e mai sperimentato negli ultimi anni: il duetto con Fabian Ruiz è da spettacolo, sinonimo di crescita per l’uno e l’altro.
Fortunatamente, anche questo weekend siamo riusciti a riempire il nostro block notes di spunti positivi: difesa ancora solida, unico goal subito in tre gare(complice anche la distrazione per il risultato archiviato). Ospina si conferma un valore aggiunto con il piedino magico dal quale nasce direttamente il quarto goal azzurro.
Utimo fattore da sottolineare, ancora una volta, corrisponde alla lunga panchina che Ringhio può sfruttare: non più la classica coperta corta, insomma. Ghoulam, Malcuit,Demme e Petagna hanno dimostrato di poter contribuire a rendere competitiva una rosa mai così completa e diversa per caratteristiche. I due “piccoletti” Demme e Lobotka garantiscono qualità di palleggio e soprattutto buona interdizione per quanto riguarda l’italo-tedesco.
Le tre assenze non hanno inciso e questo è un fattore importantissimo: nonostante il calibro degli assenti, in campo non si è vista la netta discrepanza con i titolari. Questo permetterà a Ringhio di inserire, di volta in volta, calciatori diversi adattandoli alla caratteristiche dell’avversario. Tutti saranno importanti, decisivi: chi più, chi meno.