Quando contano i titoli e non il bel calcio: Gattuso “batte” Sarri

Fonte foto: SSC Napoli

Dopo un inizio di stagione abbastanza travagliato, connotato da sconfitte e confusione estrema nelle gerarchie ancelottiane, Rino Gattuso ha avuto il merito di riportare la calma in un ambiente desolato.

I tre anni di Sarri hanno lasciato un segno indelebile per il rapporto tra tifosi ed allenatore: un concetto che Gattuso sembra aver ripristinato in pochi mesi. Al tecnico è bastata la sola voglia di allenare, di entrare nel cuore e nella mente di tutti i calciatori azzurri. La parola chiave di tutto questo è efficacia.

L’efficacia di ricompattare uno spogliatoio distrutto dalla questione multe, una ferita che ha dilaniato la mente e l’anima degli azzurri. L’efficacia di portare un titolo a Napoli dopo sei anni, tanto agognato e mai arrivato nei tre anni di Sarri e nei due anni successivi di Ancelotti. Sono bastati pochi mesi a Ringhio per portare un titolo.

Senza bel calcio e triangolazioni del miglior Sacchi, il Napoli riapre la bacheca dopo sei anni dall’ultima volta. E, ironia della sorte, lo fa con un allenatore che bada alla sostanza. Gattuso 1 – Sarri 0 .

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