Repubblica in edicola questa mattina ha lanciato “l’allarme” campionati. La Uefa infatti ha affidato la stesura dei calendari a un gruppo di lavoro di 6 persone, ma ha ottenuto dalle leghe europee la firma sulla risoluzione che garantisce “priorità alla Champions e all’ Europa League”. Due manifestazioni che insieme valgono 3,5 miliardi e su cui puntano i grandi club, Juve in testa.
Dare priorità alle coppe rende difficilissimo concludere i campionati nazionali entro il termine inderogabile del 30 giugno. Aleksander Ceferin, n.1 Uefa, non farà sconti: vuole giocare gli spareggi per l’ Europeo a giugno e sarebbe disposto a rivedere il format della Champions, cancellando cioè il ritorno di quarti e semifinali, soltanto se l’ epidemia di coronavirus costringesse a restare fermi addirittura fino alla fine di maggio. Questo complica il destino della Serie A. con il governo del calcio europeo: rischiano di non finire i campionati e di perdere l’ ultima tranche dei contratti con le tv. Una situazione che porterebbe molti club sul bilico del default. Dunque, se non sarà possibile finire il campionato, sarebbe inevitabile la soluzione di una classifica di A congelata, senza scudetto né retrocessioni, e con due sole promozioni dalla B. Portando così la A a 22 squadre.