«Tre punti e doppietta! Non potevo immaginare un inizio migliore». Così ha twittato ieri sera Fer Llorente dopo i due gol a Via del Mare, Lecce. Chiudendo in questo modo la sua splendida settimana napoletana, dopo la rete di martedì ai campioni d’ Europa del Liverpool. Lui che dai Reds aveva perso proprio la finale europea col suo Tottenham. Due gol non li siglava, Fer, dallo scorso 4 gennaio, Coppa d’ Inghilterra al Tranmere Rovers, ma era un club di League Two (4ª serie). In Premier dal marzo 2017. In campionato la scorsa stagione Llorente ha firmato un solo gol, al Watford, ma in Champions ha «deciso» i quarti contro il City di Guardiola… Insomma, quando serve c’ è.
È arrivato a Napoli, dopo che Icardi è finito a Parigi. Ma Ancelotti, uomo saggio, ha spiegato subito «a me non piace che si parli di lui come di un giocatore da utilizzare solo negli ultimi 30 minuti. È un attaccante completo, che ha qualità tecniche e non è solo forte nel gioco aereo». E così a Lecce l’ ha schierato dall’ inizio. Non solo, ma in coppia con Milik, di cui si pensava fosse solo l’ alternativa. E Fer ha ripagato Carletto con una doppietta da «rapinatore d’ area», come si diceva una volta, e procurando anche un rigore. Essendo arrivato a Napoli gratis e con un contratto da 2,5 milioni a stagione per 2 anni, l’ investimento del navarro pare già essere proficuo.
L’ ex juventino, a 34 anni, ha anche fatto ripensare il presidente De Laurentis sulla sua politica, finora, di non prendere mai giocatori «agé», datati. Perché Fer ha sempre segnato dai tempi dell’ Athletic a quelli della Juve, dallo Swansea agli Spurs. Ed era nel gruppo della Roja campione del Mondo 2010 e d’ Europa 2012. Insomma, Fer ha un’ esperienza invidiabile, anche tattica visti gli anni con Allegri, e con Del Bosque, Valverde, Clemente, Bielsa, Emery e anche Guidolin, in Premier. È versatile, e spesso utile. Servirà ancora.
