È appena cominciato il campionato e le emozioni non sono tardate ad arrivare in un Franchi rinvigorito grazie alla presidenza Commisso che ha messo a segno colpi importanti, fra cui l’eterni Ribery. C’è stata una partita nella partita: all’inizio i ritmi alti, divertenti da ambo le parti hanno permesso di vedere più spettacolo e poca tattica, con la Fiorentina celere nelle ripartenze e aggressivi nel gioco, soprattutto con i giovanissimi Chiesa e Sottil, i quali hanno messo in difficoltà diverse volte la retroguardia azzurra. Una gara difficile per l’arbitro Massa che ha assegnato 2 rigori e sette cartellini (3 ai padroni di casa e 4 al Napoli) fra cui a Montella (il primo allenatore ammonito).
La risposta più bella, però, l’ha data il funambolo più napoletano che fiammingo, ormai, Mertens che ha dipinto con il tiro a giro la traiettoria per il pareggio. Insigne con la fascia da capitano è diventato colui che porta sulle spalle la squadra finanche sul dischetto segnando prima su penalty e poi il quarto gol dopo un azione del trio delle meraviglie con Dries, Callejon e lui a chiudere i conti. La seconda parte della gara, complice il caldo e le gambe pesanti, ha visto entrambe le squadre giocare più di qualità che di intensità, con un possesso palla da parte del Napoli più incisivo, dato anche il risultato dalla parte degli azzurri. L’ingresso dei big come Boateng ha inciso relativamente con una grande rete valsa a poco, una manciata di minuti per Ribery che ha mostrato tutta la sua classe a sfavore, però, di una condizione fisica non ancora perfetta. Sbancare il Franchi non sarà facile per nessuno, come non lo è mai stato in passato, quindi ci si porta a casa il peso di tre punti e la risposta alla Juve prima della super sfida di sabato prossimo, con Sarri che vedrà la gara altrove a causa della polmonite.
Fra episodi, gol meravigliosi e una Fiorentina rinata tutto sommato si può applaudire allo spettacolo, tanti lati positivi come la certezza dei soliti tre lì davanti che non si sono risparmiati, ma anche note negative come una difesa assolutamente da rivedere. Non si possono prendere 3 gol se si punta al vertice e serve maggior filtro a centrocampo, ove è mancato con Allan lontano dal guerriero conosciuto. Test probante, dunque, con una prova ancora più difficile in quel di Torino. Il Napoli continua e vuole vincere, convincendo.