Manolas arriva e Koulibaly rimane: nel rispetto di un vecchio motto (“Primo non prenderle”) che nel calcio non passerà mai del tutto di moda. «Le grandi squadre devono avere principalmente una difesa fortissima», ha infatti sottolineato pubblicamente Aurelio De Laurentiis, illustrando senza giri di parole strategia di mercato scelta dal Napoli.
Il presidente non ha badato a spese, questa volta: anche perchè messo alle strette dall’ inatteso addio di Albiol, che passerà nelle prossime ore al Villarreal. Ma il club azzurro si prenderà una sonora rivincita con l’ acquisto dalla Roma dell’ esperto granatiere greco, 28 anni, titolare nella sua Nazionale, che sarà ufficializzato con ogni probabilità già nella giornata di oggi. Si tratterà di una operazione costosa: 36 milioni (l’ equivalente della clausola rescissoria) per il cartellino alla società giallorossa e 4 milioni netti d’ ingaggio a stagione (fino al giugno 2024) per il giocatore. Per Manolas il Napoli non ha badato a spese. Ma lo sforzo maggiore De Laurentiis lo ha fatto per trattenere almeno per un altro anno Koulibaly: blindato con 7 milioni di stipendio e con una clausola da 150 milioni, che ha scoraggiato perfino il Real Madrid e il Manchester United. Il club azzurro non si è tirato indietro e metterà a disposizione di Ancelotti una vera e propria muraglia scudetto, per rilanciare la sfida al vertice alla Juventus. « Siamo noi i loro competitor, anche se i bianconeri vantano grazie alla famiglia Agnelli una continuità nella gestione unica in Italia. Pure noi però stiamo crescendo e negli ultimi anni abbiamo fatto dei passi da gigante, qualificandoci per ben dieci volte di seguito per le coppe europee: un’ impresa che nessun altro ha eguagliato».
Ma per il Napoli sembra essere arrivato il momento per tentare il definitivo salto di qualità. È imminente pure l’ acquisto dalla Fiorentina del centrocampista Veretout. Il colpaccio sarà però l’ arrivo dal Real di James Rodriguez, benedetto ieri anche dal papà del campione colombiano. « La maglia azzurra è la soluzione ideale per mio figlio, che non vede l’ ora di lavorare di nuovo con Carlo Ancelotti » . La squadra che sta nascendo promette dunque d’ essere molto competitiva pure dalla cintola in su, al di là delle grandi manovre difensive. Ma adesso sotto i riflettori c’ è la nuova coppia formata da Manolas e Koulibaly, che ieri ha confermato il suo amore per la maglia azzurra. «Mi chiamano “il napoletano” e ne sono orgoglioso, anche se in Italia il problema del razzismo è ancora molto serio e rispetto agli altri paesi europei siamo indietro. È arrivata l’ ora di correre seriamente ai ripari, insultano pure Insigne e ai miei compagni dell’ est in alcuni stadi strillano ” zingari”. Spero che la lezione dello scorso campionato abbia insegnato qualcosa».