CdS: “Manolas-Napoli, le caratteristiche del greco che hanno fatto convinto gli azzurri”

Raul Albiol è stato per il Napoli (e ancora prima per il Valencia, il Real Madrid e la nazionale spagnola) un centrale di pregio. Difensore e costruttore, istintivo e ragionatore, insieme a Koulibaly ha creato nel Napoli di Sarri una coppia di straordinaria efficacia. L’ uno godeva della presenza dell’ altro. Albiol ha 34 anni e nella prossima stagione non giocherà più nel Napoli. Al suo posto ci sarà Manolas, un greco di sei anni più giovane dello spagnolo. Per la squadra di Ancelotti, dovendo colmare il vuoto di Albiol, è un’ ottima scelta. Certo, ci sono sempre De Ligt e Van Dijk di un livello superiore, ma Manolas è già adesso una garanzia per il campionato italiano. Gioca in Serie A dal 2014 e nella Roma è stato quasi sempre titolare, pur cambiando spesso l’ allenatore. A Napoli porterà anche una sufficiente esperienza internazionale: nei cinque anni nella capitale ha iniziato sempre la Champions League (solo una volta è stato eliminato ai play-off).

I PARTNER. La prima qualità di Manolas è la capacità di adattarsi, costruendo una coppia vera, a qualunque tipo di partner. Difesa a 4 (con non poche puntate sulla difesa a 3) e sempre sul centro destra, questo è il suo ruolo. Ha cominciato nella Roma di Rudi Garcia accanto un fascio di nervi come Yanga-Mbiwa che si alternava al più riflessivo Astori. Nella stagione seguente, 2015-16, ha cambiato spesso, anche se in prevalenza al suo fianco ha giocato Rüdiger, ma anche De Rossi come regista difensivo e più raramente Castan; sempre della stessa stagione è il passaggio Non ha la tecnica di Albiol o il lancio di Bonucci, però è rapido e reattivo alla difesa a 3 (a Torino contro la Juve, uno a zero per i bianconeri) con Spalletti in panchina, il greco sul centrodestra, De Rossi al centro e Rüdiger sul centrosinistra, con Florenzi a destra e Salah a sinistra. Nel 2016-17 ha cominciato con l’ intempestivo Vermaelen (Manolas doveva riparare di continuo alle malefatte del compagno belga), fino a trovare in Fazio la vera spalla; in quell’ anno Spalletti ha schierato spesso la difesa a 3 e qualche volta (diciamo pure raramente) il greco ha fatto il terzo difensore di centrosinistra. Nelle ultime due stagioni si è consolidata la coppia con Fazio.

LE CARATTERISTICHE. Nonostante il fisico (1,90 centimetri per 83 chili), è un difensore rapido e reattivo. Il pezzo forte sono i recuperi: quando l’ attaccante pensa di averlo fregato spostandogli la palla, si ritrova i tacchetti di Ma nolas sul pallone. Non ha la tecnica di Albiol, non ha il lancio di Bonucci, non ha il senso del gioco di De Ligt, ma rispetto a questi suoi colleghi ha un modo più risoluto, più deciso, più efficace di difendere. Col suo arrivo, Ancelotti dovrà rivedere la fase iniziale della manovra, forse sarà Koulibaly a dare il via al gioco.

LA NUOVA COPPIA. Manolas non ha mai giocato con un compagno di reparto forte e completo come Koulibaly, spesso ha dovuto pensare anche alle disattenzioni di chi gli stava al fianco. Nel Napoli si sentirà più protetto, più sicuro. Potrà sfruttare anche il suo temperamento, è un giocatore che per prendere la palla si butta nel fuoco. Sotto questo aspetto (si legga bene: solo sotto questo aspetto) ai napoletani farà tornare in mente Fabio Cannavaro, un altro che da un cespuglio di gambe usciva sempre col pallone in bocca. Avendo allenato anni addietro il campione del mondo, Ancelotti sarà soddisfatto di avere nella sua squadra un altro difensore con quella caratteristica.

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