E fu così che la crisi del gol venne spazzata via. Il Napoli si risveglia a Parma: ritrova il gol (in realtà ben quattro) la vittoria in trasferta e dimostra di sapere essere una squadra cinica in avanti. Se vuole. Parma strapazzato con quattro reti: una gara a senso unico che riporta in alto Arkadiusz Milik, sempre più capocannoniere azzurro (15 gol stagionali, 14 in campionato) ma conferma anche Zielinski in forma strepitosa (suo il gol che ha sbloccato la partita) e un Ounas che firma la seconda rete consecutiva dopo quella in Europa League di giovedì allo Zurigo. Bravo l’algerino a sfruttare un bell’assist di Verdi (entrambi sono subentrati) e a dare ad Ancelotti il conforto di un reparto offensivo ricco di qualità dal quale si può pescare con fiducia. Il Napoli scaccia via qualche paura, e sembra pronto per la sfida di domenica sera alla Juventus. Mentre gli azzurri vincono giocando una partita d’autorità, la Juventus (al di là delle pene europee) fa una gran fatica contro il Bologna, che è comunque riuscita a battere. Le distanze sono sempre di 13 punti, ma la sensazione è che al Napoli adesso interessa (in campionato) soprattutto divertirsi.
UN NAPOLI sempre più “polacco”. Gara aperta dalla rete di Zielinski, decisa dalla doppietta di Milik e chiusa dal sigillo del neoentrato Ounas. Gli azzurri sono tornati a meno 13 dalla Juve e domenica prossima, al San Paolo, ospiteranno proprio i bianconeri. Bene i partenopei, ispirati e trainati dai due polacchi autori dei primi tre gol. Da rivedere invece il team emiliano, al quarto ko consecutivo fra le mura amiche e con un solo punto all’attivo nelle ultime cinque giornate. Nei padroni di casa, orfani degli indisponibili Grassi, Scozzarella, Sierralta, Stulac, Ceravolo e Bastoni, Roberto D’Aversa puntato in avvio sul solito schema 4-3-3, schierando Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo e Gobbi a protezione di Sepe; Kucka, Rigoni e Machin (all’esordio in serie A) lungo la linea mediana; con Biabiany, Inglese e Gervinho nel tridente offensivo. Negli ospiti, privi dello squalificato Insigne e degli infortunati Mario Rui, Albiol e Younes, Carlo Ancelotti ha inserito dal primo minuto, nel consolidato modulo 4-4-2, Malcuit, Maksimovic, Koulibaly e Hysaj davanti a Meret; Callejon, Allan, Fabian Ruiz e Zielinski nella zona nevralgica; con Mertens e Milik nel tandem d’attacco. Dopo una prima fase di studio, il Napoli ha sbloccato il risultato al 19’: gran triangolo sulla sinistra fra Zielinski e Hysaj e conclusione delicata di interno destro del polacco, con Sepe leggermente in ritardo. Due minuti dopo ci ha provato Mertens, servito da Malcuit, ma la sua botta al volo è terminata fuori bersaglio. Poco prima della mezzora, poi, ha sfiorato la rete con una botta di destro dal limite Callejon. Quindi, al 36’, gli azzurri hanno raddoppiato. Punizione dal limite dell’area: bravo Milik a metterla sotto la barriera e a fil di palo. Subito prima dell’intervallo Zielinski ha sfiorato la doppietta con un bel destro a girare. I primi squilli del Parma sono arrivati a inizio ripresa. Al 10’ l’arbitro Chiffi ha prima concesso un penalty in favore dei ducali (fallo di Malcuit su Bruno Alves in area) e poi ha cancellato la massima punizione per un precedente fallo ai danni di Callejon. A ruota, al 16’, bel tiro da fuori area di Gervinho e gran risposta di Meret (volato all’incrocio dei pali). Al 28’ il 3-0: errore in uscita della difesa emiliana, palla regalata a Milik, bravo a battere nuovamente Sepe con un preciso tocco mancino. Infine, al 37’, il poker azzurro, firmato dal neoentrato Ounas, ispirato da Verdi (anche lui da poco in campo). Al “Tardini” è comuqnue festa per tutti. Al termine della gara il Napoli esulta; mentre i tifosi ducali cantano e incitano i propri beniamini.