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RUBRICA – Top & Flop Settembre…

Come nella scorsa stagione anche quest’anno cercheremo di individuare i migliori ed i peggiori giocatori azzurri per ogni mese. Il mese di settembre racchiude, ovviamente, anche quello di agosto.

Cominciamo con i flop:

  1. ELSEID HYSAJ: non ce ne voglia l’albanese, che anche l’anno precedente è finito spesso in questa classifica negativa, ma continua a prendersi la prima posizione tra i flop. Nessun assist e nessun gol con la maglia azzurra, se a questo si aggiungono alcuni errori in fase difensiva (vedi il primo gol della Juventus), riesce difficile uscire da questo tunnel senza luce. ATTENTO A MALCUIT!
  2. MARIO RUI: il portoghese, a differenza dell’albanese, crea molto in avanti andando vicino ad assist e gol in più occasioni. Non male le sue prestazioni, ma si perde in cartellini gialli evitabili e, anche se con qualche polemica, a Torino non è completamente esente da colpe sul rosso finale. Se si aggiunge qualche litigio di troppo durante gli altri match, l’ex Empoli non è proprio da considerarsi incolpevole. CALMA E SANGUE FREDDO!
  3. AMADOU DIAWARA: il giovane centrocampista azzurro non ha giocato molto e questo terzo posto potrebbe dividerselo con Hamsik. Ma se per lo slovacco c’è l’attenuante del nuovo ruolo, per l’ex Bologna pesa tanto l’annata non brillante del 2017/2018 e la sua eccessiva sufficienza quando si trova al centro del campo che spesso e volentieri hanno causato problemi alla squadra. GIOVANE SI’, MA ADESSO BISOGNA AFFERMARSI!

Spazio adesso ai top:

  1. ALLAN: Il suo nome andrebbe scritto a caratteri cubitali! E’ il miglior giocatore del Napoli al momento sotto ogni punto di vista: abbina quantità e qualità e ad oggi Ancelotti non può far assolutamente a meno di lui. Nei contrasti è una sentenza non ne perde uno, e anche in partite come quella contro la Juventus è l’ultimo a mollare. STANDING OVATION!
  2. LORENZO INSIGNE: Sicuramente il miglior uomo d’attacco. Cinque gol e un assist, con una posizione dietro la prima punta che esalta tutte le sue qualità. Gli gira tutto bene, prendiamo in esempio il gol con il Parma, dove il pallone si va a fermare giusto tra i suoi piedi. Ha risolto molte partite, la prima soprattutto, contro la Lazio. ANNO DELLA CONSACRAZIONE?
  3. PIOTR ZIELINSKI E ARKADIUSZ MILIK: Polonia all’attacco in questo Napoli. Il centrocampista ormai è titolare inamovibile nell’undici di Ancelotti e nonostante spesso scompaia dal campo, ha mostrato tanta qualità e cinismo in questa prima fase di campionato. L’attaccante, invece, ha preso il suo vecchio ruolo da prima punta fornendo una valida alternativa ai partenopei per le palle alte e non solo. FREDDI E SICURI!

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