Home News Il Mattino: “Insigne, dubbio tattico per Ancelotti. Lorenzo potrebbe ricoprire due ruoli”

Il Mattino: “Insigne, dubbio tattico per Ancelotti. Lorenzo potrebbe ricoprire due ruoli”

Con una mano saluta l’ allenatore che arriva. «Faccio un grande in bocca al lupo ad Acelotti». E con l’ altra saluta quello che va: «Dobbiamo dire solo grazie a Sarri». Lorenzo Insigne si mantiene sul politically correct, ma per lui l’ azzurro Napoli può ancora aspettare. Nel presente del napoletano c’ è quello della Nazionale. In attesa del nuovo esordio con il neo ct Roberto Mancini (lunedì sera la prima uscita a San Gallo nella gara amichevole contro l’ Arabia Saudita), il talento napoletano ha potuto commentare le ultime vicende di casa Napoli ai microfoni di Sky Sport. «Speriamo che Ancelotti ci dia una grossa mano per affrontare tante partite importanti. È un grande allenatore. Non mi aspettavo di ritrovarlo a Napoli, ma sappiamo che il nostro presidente ha questi colpi». Ma allo stesso tempo ringrazia l’ allenatore che negli ultimi tre anni aveva rilanciato le speranze azzurre e fatto crescere la squadra portandola ad essere l’ unica vera antagonista della Juventus. «Dobbiamo dire solo grazie a Sarri», ha continuato Insigne. «In questi tre anni ci ha dato ed insegnato molto, siamo cresciuti tanto e se siamo arrivati dove siamo arrivati nell’ ultimo anno il merito è suo». Di sicuro il lavoro fatto con Maurizio Sarri è stato di grande aiuto per Lorenzo Insigne che in questi anni ha conquistato credibilità e gradi in Nazionale anche grazie al lavoro svolto con il Napoli. Ora di sicuro dovrà ripartire da zero, o quanto meno farsi apprezzare dal nuovo allenatore così come dal nuovo commissario tecnico.

Con Carlo Ancelotti, infatti, il futuro di Lorenzo Insigne è ancora incerto. Non dal punto di vista dell’ impiego, sia chiaro, perché un giocatore con le caratteristiche del napoletano è merce rarissima, ma dal punto di vista tattico il suo ruolo può diventare un rebus. L’ abito sartoriale di Carlo Ancelotti è l’ albero di Natale, il 4-3-2-1, un modulo che per forza di cose non prevede la presenza degli esterni d’ attacco. E allora? Che opportunità ci sarebbero per Insigne? Da allenatore di esperienza internazionale, Ancelotti ha dimostrato negli anni di sapersi adattare (e bene) alle esigenze dettate dalla rosa a disposizione. A Madrid, ad esempio, non potendo prescindere da due talenti assoluti come Cristiano Ronaldo e Bale, ha utilizzato il 4-3-3, modulo che evidentemente può andare benissimo anche a Napoli e che è andato benissimo al Bayern Monaco quando in rosa c’ erano due ali purissime come Ribery e Robben. In alternativa, Insigne potrebbe adattarsi a fare il trequartista dietro le due punte: un esperimento che Sarri propose all’ inizio della sua avventura a Napoli quando utilizzava il napoletano da fantasista con Callejon e Higuain nel tandem offensivo. Un’ idea che per certi versi potrebbe piacere anche a Mancini che non esclude di utilizzare in futuro Insigne in un modulo diverso dal 4-3-3. Con Ancelotti, poi, Insigne potrebbe agire ancora da esterno ma nel 4-2-3-1, posizione che ha iniziato ad apprendere nell’ era Benitez, quando l’ allenatore spagnolo gli ha fatto capire l’ importanza della fase difensiva che con il tempo gli è stata particolarmente utile nel percorso di crescita.

L’ unica cosa certa, però, è che Lorenzo Insigne rappresenta un patrimonio del Napoli e del calcio italiano, cosa che un allenatore con l’ esperienza di Ancelotti non può certo sottovalutare. È chiaro che per entrambi, allora, sarà un po’ come riscoprirsi, fare conoscenza e imparare a convivere, sempre mossi da un obiettivo comune: vincere con il Napoli. D’ altra parte lo stesso Insigne si è subito detto entusiasta dell’ arrivo di Ancelotti: un allenatore al quale potrà rubare qualcosa in più per arricchire bagaglio di esperienza. Uno stimolo a far meglio e a crescere ancora: in ottica Napoli, ovviamente, ma anche in ottica Nazionale. Per la gioia di Ancelotti, certo, ma anche per quella di Mancini che ha già fatto intendere che il suo ciclo si fonderà anche e sopratutto sulla classe e le invenzioni di Insigne.

Fonte: Il Mattino

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