L’ orizzonte è proiettato alla trasferta di domenica contro il Milan. La filosofia di Sarri è sempre la stessa. Una partita alla volta senza tabelle. Così si arriva al big match del 22 aprile contro la Juve. Sul sentiero ancora due insidie ( i rossoneri e poi l’ Udinese al San Paolo, la prevendita ieri è partita col botto: curve già quasi introvabili) prima della sfida scudetto. Solo a quel punto la volata sarà meno incerta. Il Napoli è tornato prepotentemente in corsa dopo la vittoria col Chievo soprattutto dal punto di vista psicologico e quindi altri argomenti non sono ammessi. Tutto sarà rinviato di una ventina di giorni, compreso il tanto atteso confronto tra Sarri e De Laurentiis sul futuro. «Adesso non è la priorità », ha spiegato proprio l’ allenatore che sul tema è in sintonia col presidente, atteso in Italia nei prossimi giorni proprio a ridosso della sfida di San Siro.
Ma per l’ appuntamento bisognerà ancora aspettare. Logico, per ora, concentrarsi sullo sprint tricolore, poi entro fine mese il discorso futuro sarà affrontato in maniera esaustiva. Sarri è legato al Napoli fino al 2020 e ha una clausola rescissoria di 8 milioni di euro da esercitare fino al 31 maggio: finora alla società non sono arrivati segnali da parte di club intenzionati a pagarla. Ricostruzione confermata pure dallo stesso Sarri, in merito all’ interessamento del Monaco: « Non mi ha chiamato nessuno. Avrei informato immediatamente De Laurentiis ». Lo scenario potrebbe cambiare tra una ventina di giorni, quando il valzer degli allenatori comincerà ufficialmente e si passerà alle scelte definitive. Sarà più chiaro, ad esempio, il destino delle panchine di Chelsea ( dove Luis Enrique sembra il favorito) e soprattutto del Tottenham, qualora Pochettino decidesse di lasciare.
Il Napoli, dal canto suo, proporrà il rinnovo a Sarri, a prescindere dall’ interessamento di altre squadre: il tecnico attualmente guadagna 1,5 milioni di euro come ingaggio base più una serie di bonus ( quello Champions si aggirerebbe intorno al milione). De Laurentiis è intenzionato ad aumentare la parte fissa raddoppiandola e quindi passando da 1,5 a 3 milioni togliendo la clausola d’ uscita. Le parti dovranno confrontarsi pure su altri temi: rinforzi da concordare, ma soprattutto il concetto dei titolarissimi da modificare in maniera estensiva per non rinunciare a priori alle altre competizioni (Champions e Coppa Italia), come accaduto in questa stagione. Nel frattempo si pensa solo al Milan: l’ incrocio sarà decisivo e ieri Sarri lo ha ribadito. Rientrano Albiol e Jorginho, non ci sarà Rui per squalifica ( Maggio giocherà a destra, Hysaj a sinistra) e c’ è la tentazione Milik. Favoriti ancora Mertens, Callejòn e Insigne. Che cerca la prodezza per cancellare le polemiche post Chievo. Ieri striscione di pace a Castel Volturno: “Forza Lorenzo, tutta Napoli è con te. Scriviamo la storia, facci sognare”.
Fonte: Repubblica