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Il Mattino: “Napoli, il problema è… in casa”

Il passo in trasferta è da record: dodici vittorie e un pareggio a Verona contro il Chievo, Napoli unica squadra ancora imbattuta fuori casa. Conquistati 37 punti su 39, gli azzurri hanno fatto quasi il pieno. Anche la Juve di punti in trasferta ne ha messi insieme 37, ma ha giocato una partita esterna in più ed è stata sconfitta a Genova contro la Samp e ha pareggiato contro l’ Atalanta. Il cammino fuori casa ha evidenziato finora un saldo attivo a favore del Napoli: 2 soli i punti lasciati finora dagli azzurri, a differenza dei cinque persi dai bianconeri. E il Napoli dovrà confermare il trend a Milano contro l’ Inter, dove sarà seguito dal solito numero consistente di tifosi al Meazza: una vittoria per cancellare subito il ko contro la Roma.

La situazione si ribalta invece in casa: la Juve ha perso contro la Lazio e pareggiato contro l’ Inter vincendo tutte le altre partite all’ Allianz Stadium dove dovrà ancora recuperare la sfida contro l’ Atalanta. Il Napoli, quindi, ha conquistato un punto in più in casa rispetto ai rivali scudetto (32 come la Sampdoria che al Ferraris ha tenuto un passo da tricolore, contro i 31 della Juve) ma i bianconeri hanno giocato due volte in meno (tenendo presente anche il recupero contro l’ Atalanta) e potenzialmente sono ancora sei i punti che potrebbero essere conquistati dalla squadra di Allegri. E soprattutto al San Paolo gli azzurri di Sarri hanno perso le uniche due partite del campionato (contro Juve e Roma) pareggiandone altre due contro Inter e Fiorentina: ben dieci, quindi, i punti lasciati nelle gare casalinghe. Una differenza di rendimento che può essere guardata sotto un duplice aspetto: quello positivo riguarda la mentalità del Napoli che fuori casa gioca con la stessa personalità, quello negativo è rappresentato dal fatto che nelle partite interne dove si trovano avversari più chiusi e predisposti soprattutto alle ripartenze aumentano le difficoltà per gli azzurri a fare breccia nelle difese avversarie. Il gioco di Sarri ha avuta la sua migliore espressione proprio in trasferta dove il Napoli è riuscito a piazzare le imprese più belle, anche se in casa è riuscito a segnare due gol in più (32 sui 62 in totale). Il rendimento in trasferta può essere ancora l’ arma in più per il Napoli in queste ultime undici partite di campionato, visto che fuori casa la media punti è superiore (2,84 contro 2,28): gli azzurri avranno un impegno in più in trasferta (sei partite) rispetto a quelli al San Paolo (5) e questo potrà rappresentare un vantaggio visto l’ andamento tenuto finora dalla formazione di Sarri. Impegni comunque sulla carta severi: due partite al Meazza contro Inter e Milan, quella a Torino contro la Juve, le trasferte di Firenze e Genova contro la Samp e l’ impegno più morbido, almeno sulla carta, a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Ma è chiaro che d’ ora in poi il Napoli non potrà più fallire in casa: mancano cinque partite e gli azzurri dovranno vincerle tutte senza lasciare nulla per strada. Serve il pieno contro Genoa, Chievo, Udinese, Torino e Crotone necessario ottenere tutti i quindici punti a disposizione. In casa contro squadre chiuse il tecnico toscano avrà un’ arma in più: Milik, un centravanti che potrà essere lanciato nella mischia in partite difficoltose e quando potrà servire la sua abilità nel gioco aereo. Sarri con il polacco, schierato nel finale contro la Roma, in caso di necessità potrà ricorrere al 4-2-3-1 e giocare con tre mezze punte a sostegno del centravanti avanzato: una formazione a trazione anteriore che potrà servire soprattutto in qualche occasione al San Paolo. Ora per riprendere a mille la corsa scudetto il Napoli non potrà sbagliare nulla e cioè confermare il rendimento esterno con un’ impresa a Torino e migliorare quello in casa.

Fonte: Il Mattino

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