Nella splendida vittora a Bergamo contro l’Atalanta la squadra si è decisamente ben disimpegnata e molti giocatori sono andati oltre la sufficienza, quelli che hanno giocato leggermente sottotono sono stati Zielinski, Insigne e Albiol. Il polacco è, già da alcune partite, che non brilla più, vittima di un affaticamento fisico e psicologico. Quello che è certo è che non può essere considerato il sostituto di Hamsik, perchè in quel ruolo ha più volte dimostrato di non sentirsi a proprio agio, sbagliando parecchio in fase di impostazione e non essendo più incisivo in attacco come un tempo. Zielinski, che era stato una delle note più liete della scorsa stagione del centrocampo partenopeo, sembra aver smarrito la strada, avrà tutto il tempo per ritrovarla. Partita mediocre anche quella di Lorenzo Insigne. Il genietto di Frattamaggiore è sembrato, già dai primi momenti della gara, alquanto avulso dal gioco della squadra, ha avuto grandi difficoltà a saltare l’uomo di competenza e non ha mai sprigionato liberamente la sua classe e le sue prodezze balistiche. Ha dialogato molto poco con i compagni di reparto Callejon e Mertens, e anche quando è stato sostituito da Sarri negli ultimi minuti della partita è apparso nervoso e sterilmente riottoso. Deve imparare che tutti possono essere sostituiti in qualsiasi momento della gara, compreso lui. Anche perchè quelli che non giocano devono essere rispettati sempre e comunque. Allo stesso modo la partita di Albiol non è stata straordinaria, si è fermato alla normale amministrazione limitandosi a svolgere il proprio compitino senza mai brillare più di tanto. In alcune occasioni è stato aiutato dal compagno di reparto Koulibaly che continua ad avere uno strapotere fisico ai limiti del normale. Albiol però continua ad essere molto spesso il primo iniziatore dello schema Sarriano, impostando da dietro con lanci lunghi e ben indirizzati. Un leggero appannamento può capitare a chiunque ma ha bisogno di ritornare ai suoi livelli di inizio campionato per ridare smalto e coriacità al reparto difensivo. Soprattutto perchè il girone di ritorno sarà una battaglia durissima con la vecchia signora e c’è urgenza che gli uomini cardine siano al meglio sia dal punto di vista fisico che psicologico.
Di Ferdinando Guma