Da Buenos Aires a Napoli percorrendo l’ unica strada possibile: il calcio. Che lega, unisce, ricama i destini, accompagna le vite seminando sentimenti. La carriera di Alejandro Gomez, il divertente El Papu dell’ Atalanta, oggi avversario degli azzurri in Coppa Italia, ha attraversato vari sguardi e quello del Napoli l’ ha incrociato appena, quasi di sfuggita, prima di riprendere la propria corsa, seguendo un cammino già tracciato.
IDEA. Il Napoli l’ ha cercato, ne ha parlato con l’ Atalanta, ha trascorso l’ estate a sfogliare le proprie idee e tra queste s’ era intromesso anche Gomez, l’ imprevedibile esterno con numeri da attaccante, il talentuoso argentino dal dribbling secco e il sorriso contagioso, un elemento duttile e adatto al tridente di Sarri, una risorsa alla quale poter chiedere tante cose. Un’ ipotesi, divenuta tentativo, prima che la stessa Atalanta lo considerasse incedibile, proponendogli (e poi ottenendo) la firma sul rinnovo di contratto. Ma oltre il mercato resisterà la stima, della società e dei tifosi, per un calciatore capace di divertire, anche far innamorare, con numeri d’ alta scuola e quella complicità che lo ha reso un idolo e un’ icona del calcio «social» di cui è fedele seguace.
STIMA. L’ affetto è reciproco, sincero e solido, fondato sulle origini che rappresentano un vanto, sulle qualità che ricordano (vagamente) qualcuno: Maradona è anche il suo riferimento, lo sa bene la moglie Linda che ad agosto, in occasione della sfida al Napoli, realizzò per lui una speciale fascia da ca pitano dedicata al «D10S» al quale Gomez s’ ispira, di cui è innamorato. L’ argentino, amico di Diego jr, sa farsi voler bene: a febbraio fu «accolto» in albergo a Napoli da tantissimi regali di tifosi azzurri che poi ringraziò pubblicamente sui social, definendoli «gente fantastica», lasciando il segno e incassando un ricordo.
CONFRONTI. Oltre il mercato resiste la stima e oltre la stima ritorna il calcio, coi suoi numeri che offrono una prospettiva di quel che avverrà. Questa sera Gomez affronterà il Napoli per la dodicesima volta in carriera e ripartirà dai due gol realizzati agli azzurri: il primo nel 2010, quando vestiva la maglia del Catania; il secondo nel 2015, col quale rese meno amara la sconfitta dell’ Atalanta (13) a Bergamo.
Fonte: Corriere dello Sport