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CdM: “Sarri ha gettato la maschera, vuole un colpo di mercato per vincere lo scudetto! Svelato il ruolo da rinforzare”

I record del Napoli sono tanti. Ma essendo stati raggiunti a cavallo tra un campionato e l’ altro, cioè nell’ anno solare e non in quello calcistico, non sono valsi alcun titolo. Sarri, gettando la maschera, dopo l’ ultima gara dell’ anno contro il Crotone, aveva detto anche questo: «Abbiamo mischiato i due campionati, peccato». I record stabiliti sono sempre un vanto, ma il peccato a cui Sarri fa riferimento è stato quello di non aver avuto la giusta continuità nella stagione scorsa, quando il girone di andata fu in chiaroscuro e quello di ritorno straordinario. Punto e a capo. Stavolta i primi quattro mesi hanno consegnato al calcio italiano un Napoli eccezionale, vale la pena non ripetere gli errori e ritrovarsi a giugno a fare la conta dei rimpianti. Sarri, in un moto di assoluta chiarezza, aveva concluso il 2017 ammettendo (finalmente): voglio calciatori forti. Lasciando poi intendere: vedrete se giocano oppure no. Riferendosi evidentemente ai sacrifici che il club è chiamato a fare in questa sessione di mercato, chiedendo alternative di valore pari o quasi pari ai suoi undici/dodici fidati «titolarissimi».

Sarri si è svelato: punta sì allo scudetto ma con una o due pedine di valore per competere fino alla fine con la lunga rosa della Juventus. Non c’ è alcuna correlazione tra l’ acquisto top e la vittoria finale del titolo, ma fare il possibile per arrivarci significa mettersi in condizione di essere sul pezzo fino a maggio. Il ruolo scoperto cui l’ allenatore ha fatto riferimento (senza però fornire alcun identikit) non è il terzino sinistro (il sostituto di Ghoulam, per intenderci. Il Darmian della situazione, che pure se arrivasse…) ma un ruolo d’ attacco polivalente, sostituto di Callejon (che deve respirare ogni tanto) ma anche di Mertens e finanche di Insigne. Simone Verdi? Sembra lui, quello che piace tanto a Sarri. E che costa tanto.

Fonte: Monica Scozzafava, Corriere del Mezzogiorno

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