CHI SALE – È inevitabile parlare ancora della disfatta italiana in un clima ancora ostile nei confronti dei vertici della FIGC e, di conseguenza, nei confronti di Giampiero Ventura.
Tra lo sconforto generale, i mugugni nei minuti finali della gara contro la Svezia, c’è stato qualcuno che però, lucidamente, credeva ancora in quella impresa.
Daniele De Rossi, dall’alto della sua esperienza, si è fatto avanti (ripreso dalle telecamere) discutendo con il ct pregandolo di far entrare Lorenzo Insigne al suo posto per cercare di vincere quella partita dal peso colossale.
Un gesto che è valso l’apprezzamento di tutti i tifosi, napoletani e non, per la personalità del romanista, conscio che un talento come quello di Frattamaggiore non poteva restare ubicato lì.
Una consapevolezza positiva, più delle lacrime del capitano Buffon. In questa settimana, sicuramente, ad avere il segno positivo è proprio lui.
CHI SCENDE – Sembrava quasi scontato che dopo la sconfitta Ventura dichiarasse le sue dimissioni, seguito a ruota da Tavecchio e gli altri dirigenti della FIGC per la disfatta clamorosa subìta.
Ed invece, tra la meraviglia generale, nessuno ha ammesso le sue colpe e lasciato il posto, affinché qualcun altro potesse così risollevare le sorti della nazionale italiana. Negli ultimi minuti solo l’ex Torino ha avuto l’esonero, finendo questo percorso con Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. Forse stanno cercando una soluzione, forse qualcuno non ha il coraggio di alzare bandiera bianca nonostante si sia persa la guerra, non una semplice battaglia.
Saranno giorni bollenti questi, con scelte importanti e ponderate da fare. Un doppio segno negativo, poi, per ciò che è stato fatto successivamente: pubblicizzare sul sito ufficiale l’amichevole a Wimbledon in primavera contro l’Inghilterra, quando – in questo caso – il silenzio sarebbe stato oro.
