Home News CorSport: “Umore grigio per Hamsik, la mentalità ora è cambiata”

CorSport: “Umore grigio per Hamsik, la mentalità ora è cambiata”

Le parole le porta via il vento oppure le soffoca quel velo di malinconia che resta: 0-0 e diventa difficile farsene una ragione, dopo aver preso il pallone all’ inizio ed averlo restituito soltanto alla fine, mettendoci dentro il 73% di possesso ed una serie infinita di passaggi che sono finiti lì, proprio contro un muro. «Non è bastato… Ed abbiamo lasciato due punti».

E’ la “storia” di un momento, di quei novanta minuti in bianco (come soltanto contro l’ Inter quest’ anno), ma è anche la sintesi di un periodo un po’ così, un paio di mesi, in cui Hamsik ha scoperto l’ insostenibile pesantezza dell’ astinenza, che ne ha inaridito anche la prosa, mica soltanto la versatilità offensiva: è finita, e c’ è nient’ altro da fare, se non archiviare il pareggio, sistemarsi dinnanzi al computer e digitare due frasi due che rappresentino lo stato d’ animo e sottolineino quel tormento attraverso il dialogo che Hamsik intrattiene con i tifosi in poche righe, però sufficienti a descriverne l’ umore che tende al grigio (passeggero) perché proprio nero non può esserlo chi guarda il campionato dall’ alto del primo posto. «Abbiamo dominato però non è andata come avremmo voluto». AHIA. E però, almeno statisticamente, non sarebbe neanche poi andata male, perché i punti (pure quelli dei pareggi), muovono le classifiche: ma la dimensione è cambiata ed anche i ragionamenti di Hamsik si sono adeguati alle ambizioni di una squadra che avverte il rimpianto per aver dovuto buttare via un’ occasione. «Peccato perché abbiamo dominato». L’ ha detto la statistica, l’ ha avvertito Hamsik, che sulla propria anemia scivola via con nonchalance: una sola rete finora, e non gli era (quasi) mai successo. Ma stavolta quel filo d’ amarezza è altro, è quel pareggio che va stretto, è quella classifica che avrebbe beneficiato d’ ulteriore energia, è la consapevolezza di una domenica “diversa”, tanti sacrifici e la nebbia che all’ improvviso cala dinnanzi agli occhi e finisce per inghiottire il Napoli.

PECCATO! Il secondo pareggio – il primo in trasferta – lascia in Hamsik quel retrogusto amaro che soltanto chi vive da capolista, e con dentro di sé aspirazioni legittime, può avvertire: però è il calcio, con i suoi imprevisti, con le sue trappole, con i suoi campi difficili e Verona, con il Chievo ammassato (però dignitosamente) all’ indietro, per limitare le differenze dal Napoli, lo è diventato. «I numeri confermano la mia analisi: è stata una partita che abbiamo avuto a lungo in mano. E però è anche vero che non siamo riusciti a vincerla e dunque questo ci dispiace».

Fonte

Exit mobile version