Quarto posto a livello europeo per media gol, ma cosa manca per il salto di qualità?
Da Cavani, a Higuain a Milik. Poi Mertens, la più grande delle sorprese. Che il Napoli si sia coccolato i migliori bomber del mondo in questi anni è un dato di fatto. Merito di Walter Mazzarri, che si inventò quella che era un’ala offensiva poco prolifica in un n.9 micidiale come l’uruguagio. Bravo poi l’argentino a vivere tre anni memorabili all’ombra del Vesuvio dopo il purgatorio al Real Madrid, diventando tanto bravo da battere un record di gol in una stagione di Serie A che durava dai tempi di Nordhal. Poi l’ottimo impatto del polacco, straordinario sia in Italia che Europa, fino al grave infortunio. Da lì l’intuizione di Sarri che mette Mertens falso nueve, capace però di mettere sul taccuino delle statistiche numeri da verissimo nove.
Un Napoli che ha voluto fare a meno di Gabbiadini, che ha saputo fare a meno di Milik e che oggi può trattare il nuovo arrivato Pavoletti come un esubero non necessario. Una squadra che vede un centrocampista già capace di tagliare il traguardo della doppia cifra, il capitano Hamsik, ora a sole 5 marcature dal record di 116 realizzazioni di Diego Armando Maradona. Un altro centrocampista arrivato quest’anno capace di spodestare Allan e prendersi tutta l’attenzione di un Bayern Monaco che penserebbe addirittura al pagamento della clausola di 70 milioni per strappare Zielinski agli azzurri. E poi Insigne, Callejon ed un gioco che ha permesso alla squadra di De Laurentiis di sfiorare il podio europeo per media gol segnati.
Oggi il Napoli è quarto, dietro solo a Real, Barça e alla sorpresa del Monaco, capace di mostrare anche in Champions League tutto il proprio potenziale. Tre gol al City, un rigore sbagliato ed una qualificazione forse compromessa da una fragilità difensiva evidente. Che il Napoli non ha, ma ciò non sembra bastare per colmare il gap con la Juventus. Profondità di rosa forse non all’altezza, un portiere e qualche errore difensivo individuale di troppo che addirittura mettono Sarri e i suoi uomini dietro anche la Roma. Il match con il Real Madrid ha poi messo in evidenza una formazione che, se incapace di mantenere ritmi asfissianti, fatica a restare in partita e fare gara alla pari con le squadre più forti.
I numeri dell’attacco sono impressionanti, vedono Mertens al secondo posto nella speciale classifica, nonostante la media gol del Napoli sia la quarta nel Vecchio Continente. 16 gol per il belga, come Falcao e due più di Cristiano Ronaldo: domina Messi a quota 19 nonostante la negativa stagione dei blaugrana. Se la media realizzativa degli azzurri prendendo in considerazione i 5 maggiori campionati europei è 2,4 con 60 reti in 24 partite ecco che quella dei blancos è di 2,7 con 56 gol in 21 partite; il Barça è anch’egli a 2,7 con 63 reti in 23 partite mentre sul tetto d’Europa ci sono i monegaschi con una media folle di 2,9 reti a partita con 76 reti in 26 match.