Le porte degli ottavi di Champions League si aprono per il Napoli e i tappeti rossi dell’elite europea sono stesi ad accogliere gli azzurri che, trionfando in quel di Lisbona, arpionano per la prima volta nella storia il primo posto in un girone di Champions.
Le premesse della partita erano infuocate, tutti si aspettavano una lotta lunga ed intensa per i tutti i 90 minuti e oltre di gioco. Qualificazione invece in discesa grazie alle notizie proveniente dall’Ucraina. La Dinamo passa subito in vantaggio e il Besiktas si suicida con ben due espulsioni. Profondo rosso per i turchi che verranno poi seppelliti da sei macigni incontrovertibili e corsa alla gloria in discesa per il Napoli. Gli azzurri giocano con personalità e ritmo, controllano gli attacchi lusitani e minacciano in più occasioni la porta avversaria. Il preludio al successo si trasforma in trionfo nella ripresa. Callejon e Mertens accendono le stelle dei desideri nel firmamento europeo affrescando al Da Luz due gemme che mandano in orbita il Napoli. Gli uomini di Sarri prendono possesso del gioco e della partita, ghermiscono la preda con la maturità delle grandi sciorinando un palleggio sicuro e mai banale. L’orchestra azzurra suona la musica della festa, ognuno collabora fattivamente alla costruzione di un successo storico e incastonato dalla preziosità della strada perseguita per il raggiungimento del prestigioso obbiettivo. Il Benfica aveva perso, infatti, solo due delle ultime quindici gare in casa. Napoli autore di un’impresa importante, storica per certi versi. Per la terza volta nella storia agli ottavi di Champions e per la prima approdatoci da dominatore del proprio girone. Gli azzurri siederanno al banchetto del G16 europeo non come sorpresa ma come autentica mina vagante, capace di far scoppiare i sogni di gloria anche di chi, da sempre, regna nella competizione dalle grandi orecchie. Bentornato al girone dantesco del San Paolo che cercherà di bruciare in un inferno di luci, coreografie e tifo ogni avversario che si presenterà lunedì dal sorteggio. Bentornato al Napoli tra le grandi, bentornata “musichetta” dei desideri anche nell’anno che verrà. La mente non può stasera non tornare alla notte di Villareal, o quella dell’illusione contro il Chelsea. I ricordi, dopo quattro anni, riprendono colore uscendo dal torpore del passato per colorarsi di futuro. Il sogno continua, la storia d’amore tra il Napoli e la Champions League può aggiornare le sue notti di follia per almeno altre due battaglie. Il futuro è ignoto ma affrontarlo con le certezze derivanti dalla notte di Lisbona permette di poter sognare. Gli azzurri, a differenza di quattro anni fa, sono più maturi e pronti per gettarsi nell’arena senza timori reverenziali. La qualità complessiva è aumentata così come la consapevolezza del ruolo da poter avere. Insomma, per una notte, ogni tifoso azzurro potrà urlare al cielo con orgoglio: THE CHAMPIONS.
Napoli, da ora in poi non sbagliare più – Nella notte del trionfo c’è spazio anche al neo che, fortunatamente, non offusca la luce azzurra che si è accesa nella cielo di Lisbona. Raul Albiol a una manciata di minuti dalla fine regala, con una leggerezza grave, il gol ai lusitani che proveranno invano di pareggiare la partita. Disattenzione che non compromette nulla ma, ancora una volta, ricorda dove si debba migliorare per ridurre al minimo la voce relativa ai rimpianti. Dopo i legittimi festeggiamenti sarà opportuno lavorare su questo aspetto. Il G16 europeo non permetterà grazie dinanzi ad errori simili. Gli azzurri sono avvertiti, da oggi in poi si dovrà sbagliare il meno possibile se si vorrà scrivere in oro nuove pagine di storia.