In uno stadio senza colori Diawara brilla di luce propria

Sarri ha creduto in lui e, nonostante il risultato a tratti bugiardo, ha fatto una partita di alto contenuto qualitativo e quantitativo. Parliamo di Amadou Diawara: pochissimi palloni sbagliati, ottima visione di gioco che ha permesso alla squadra di muoversi bene sia centralmente che sulle fasce. A stupire è stata, per di più, una personalità da giocatore affermato.

19 anni solo anagraficamente, perché ha una maturità calcistica superiore a molti suoi coetanei costretti a fare più trafile per raggiungere un livello tale da gestire pressioni da grandi squadre. Jorginho quest’anno ha un posto da condividere con lui, una poltrona però che sta un po’ stretta, ma che al contempo potrà garantire sicurezza e affidabilità al centro della mediana. Ha spesso messo in difficoltà avversari dal calibro di Pjanic o Khedira con tale disinvoltura che pare giocare in serie A da una vita.

Un ottimo affare per il Napoli che, dopo un’estate turbolenta per il ragazzo, è riuscito a battere la concorrenza. La stagione scorsa, quando militava nel Bologna, ci fu un interessamento anche del Bayer Monaco, pronto ad accasare il guineano alla corte di Ancelotti. Insomma, gli esperti avevano sicuramente notato questo faro del centrocampo già all’esordio in A.

Così in uno stadio senza colori è stato lui ad illuminare gli undici azzurri di luce propria. Un gioiello da preservare e tenere gelosamente per sé, senza clausola possibilmente.

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