Soffrire fino all’ultimo: ormai è questo volto che il Napoli ha mostrato nelle ultime partite, troppi gol subìti in modo rocambolesco al primo tiro in porta. Troppo morbidi su alcuni palloni facilmente recuperabili e quella cattiveria agonistica sotto porta che è venuta a mancare rendendo tutto più difficile.
Il lato negativo, però, ha marcato la forza di un fuoriclasse di nome Gonzalo Higuaìn, il quale dopo più di un mese di digiuno, condito dalla squalifica, è tornato nel suo San Paolo come meglio non poteva, regalando ai tifosi una dolcissima doppietta che ha ristabilito gli ordini in classifica.
Reja, d’altro canto, ha mostrato finanche in un campo duro come quello di Fuorigrotta che la capacità di formare ragazzi giovani ce l’ha proprio nel DNA non facendo sfigurare nessuno di loro, da De Roon a Freuler passando per un’ottima prestazione di Dijmsiti, nonostante l’ammonizione presa.
La rincorsa al secondo posto quindi ritrova gli azzurri in pole position, mentre nell’oltremanica si stava verificando qualcosa che non è meramente “storia”, ma una vera e propria favola firmata dal Leicester di Ranieri, il quale ha un po’ di ex Napoli in squadra. Gohkan Inler, anche se tutt’altro che da protagonista, ha vinto il suo primo scudetto superando ogni umana aspettativa. Stasera siamo tutti un po’ foxes, sorridendo fortunatamente anche qui all’ombra del Vesuvio.
Mancano sole due gare che potrebbero rendere il numero 9 argentino il miglior marcatore della serie A, spodestando Nordhal che da più di cinquant’anni detiene il record di reti segnate (35) in campionato e continuando scrivere nuove pagine di felicità.
Due partite decisive, innanzitutto, per tutta la squadra, Sarri e il futuro del Napoli che con un legittimo secondo posto ritornerà nella tanto agognata Champions.
E chissà se il destino non farà incontrare proprio questo due club, in una notte magica come quella di stasera….
