Le bandiere, nel calcio moderno, sono ormai destinate a scomparire. In particolare in Italia, negli ultimi anni, la crisi economica ha colpito anche il calcio, con la serie A che ha dovuto subire tante, tantissime cessioni eccellenti in favore di Paesi più forti come Germania, Francia ed Inghilterra. Nell’ultimo mercato di gennaio anche la Cina si è inserita in questo meccanismo, acquistando a prezzi pazzeschi giocatori in piena ascesa come Jackson Martinez, Teixeira e Lavezzi, il quale ha ammesso di aver rifiutato le proposte di Inter, Chelsea e Manchester United.
Tuttavia, proprio a Napoli, c’è un calciatore che resiste al tempo che passa inesorabile ed alle avance di altri club: Marek Hamsik. Il numero 17 azzurro difende i colori del Napoli dal 2007 e, da quando Paolo Cannavaro è stato ceduto al Sassuolo, ha preso la fascia di capitano piazzandosela con orgoglio sul braccio. Dal 2007, nonostante un carattere schivo ed introverso, il centrocampista slovacco ha preso per mano la squadra, diventando uno dei calciatori più forti nel suo ruolo, tanto da attirare le attenzioni di mezza Europa. Il Milan, fra tutte, è stata la squadra più vicina ad acquistarne il cartellino, ma Marek ha respinto anche le avance dei rossoneri, sposando in pieno la causa azzurra.
Dopo anni al top, la scorsa stagione il capitano azzurro ha subito il primo vero crollo, sia nei numeri che nelle prestazioni. Giocando sulla trequarti, Hamsik non è riuscito a dare il suo solito apporto, facendo piovere su di lui tante, troppe critiche. Da agosto ad oggi però la musica è cambiata: Sarri ha messo Marek al centro del proprio progetto tecnico-tattico, facendolo giocare nel suo ruolo naturale. A centrocampo, lo slovacco è tornato a toccare un’infinità di palloni, riuscendo quindi non solo a segnare ma anche a posizionarsi nel vivo delle azioni d’attacco partenopee.
Contro il Chievo, nell’ultima gara disputata in campionato, Hamsik è stato uno dei migliori in campo. Quantità e qualità d’alta scuola al servizio dei compagni, con i tifosi che sono tornati ad apprezzarne le doti che sembravano ormai sopite nell’ultimo anno sotto la guida di Benitez. In estate ha rifiutato la Juventus, a gennaio le offerte vantaggiose provenienti dalla Cina. Marek ha sposato in pieno Napoli ed il Napoli ed è per questo che, forse più di noi tifosi e giornalisti, meriterebbe di alzare lo Scudetto al cielo. Ha rifiutato soldi e trofei per restare in azzurro, chissà che a maggio non venga ripagato con quel sogno che all’ombra del Vesuvio abbiamo anche paura a pronunciare…
Antonio De Filippo