Sembra di aver vissuto un triste deja-vù dopo la partita di oggi. Il Napoli ha sì cambiato numerosi giocatori rispetto sabato sera contro la Juventus ma il risultato non è per nulla cambiato. Buon possesso palla, poca concretizzazione. Il trio inedito d’attacco non è riuscito ad incidere in modo decisivo: Mertens ha sbagliato qualche palla di troppo, Gabbiadini lasciato spesso solo, anche il centrocampo quasi reinventato ha fatto sentire la mancanza di quello “titolare”.
Diverse volte Valdifiori ha rischiato il doppio giallo e doccia anticipata, lento rispetto ai forti e veloci centrocampisti “yellow” che gli hanno dato del filo da torcere. Al contempo, però, la squadra di Sarri ha saputo imporre ugualmente il proprio gioco mettendo in difficoltà la difesa spagnola, colpevole anche di un fallo non sanzionato piuttosto grave.
Non sono bastati nemmeno i cambi, in verità, a scuotere gli 11, una gara che senza episodi sarebbe finita sicuramente zero a zero. Episodi, appunto, molto discutibili a sfavore del Napoli, c’era infatti un rigore nettissimo causato dal tocco con un braccio di Costa che ha, peraltro, fatto costare un giallo a Callejon per proteste giustissime dopo tale azione. Un errore arbitrale che farà cerchiare di rosso la gara condotta dall’olandese Nijhuys.
Al minuto 82 poi la beffa più grande con la punizione segnata da Denis Suarez dopo il fallo commesso dal numero sei azzurro.
Insomma, doppio colpo basso a distanza di pochi giorni. Il Napoli ha peccato però di scarso cinismo e leziosità in difesa, mai fino ad ora era rimasto così a lungo a secco di gol.
Sarri avrà già pronte le parole adatte per riprendere d’animo i suoi ragazzi, nel momento più delicato della stagione bisogna saper rialzare subito la testa.
Il tempo, però, per pensare al “sottomarino giallo” si rimanderà a dopo lunedì. Ci sono prima i diavoli rossoneri da incontrare e il riscatto sembra lecito.
