Editoriale – L’Europa League non diventi un peso. Ecco perché è giusto andare avanti

Campionato o Europa League? Perché sprecare energie mentali e fisiche contro il Villarreal, dovendo giocare in sette giorni contro Milan e Fiorentina? Sono queste le domande che, dopo la dolorosa sconfitta di Torino, si sono posti tanti tifosi ed addetti ai lavori. Domande che ho posto anche a me stesso, ma alle quali ho trovato subito la risposta.

Il Napoli non deve scegliere. Il campionato è e sarà una priorità assoluta, ma approdare agli ottavi di finale metterebbe gli azzurri in una posizione ancor più di forza agli occhi delle altre realtà europee. Battere il Villareal, attualmente una delle migliori squadre di Spagna, accrescerebbe la convinzione nei propri mezzi, anche in ottica scudetto. Gli uomini di Sarri, nella fase a gironi, hanno strabiliato l’Europa intera con numeri da record: nessun club infatti era riuscito a segnare ben 22 gol nelle prime sei gare della competizione e solo cinque squadre, prima degli azzurri, avevano collezionato 18 punti su 18 (Zenit, Tottenham, Anderlecht e due volte il Salisburgo).

Perché gettare alle ortiche tutto il lavoro svolto fino ad ora? C’è chi si lamenta delle riserve, ma la realtà è ben diversa. Fino ad ora in Europa League Chiriches, Strinic, Valdifiori, Chalobah, El Kaddouri, Mertens e Gabbiadini non hanno tradito le attese, senza dimenticare l’arrivo di Grassi a centrocampo. Certo, gli avversari non erano di pari livello, ma in passato la musica è sempre stata ben diversa da quella attuale. La vera forza del nuovo Napoli targato Sarri è proprio questa: aver dato la stessa mentalità e la stessa idea di gioco a tutta la rosa.

Con un turnover intelligente, pensare al doppio impegno non è follia. Il Napoli non è più la società appena arrivata in serie A dopo tre anni di inferno trascorsi tra C e B. Il Napoli è cresciuto in maniera esponenziale, ma ora è atteso dal passo decisivo. Saper gestire il doppio impegno, come una vera big…

Antonio De Filippo

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