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‘O ciuccio è ferito ma nun è muort!

Una partita equilibratissima, giocata soprattutto nel folto centrocampo che vedeva mischiate le maglie bianconere a quelle rosse del Napoli. Entrambe le squadre avevano preparato nel migliore dei modi una gara pubblicizzata da ogni parte del mondo da personaggi di spicco che hanno detto la loro sull’esito finale. Sicuramente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto visto il ritmo della partita, poche le occasioni importanti create e tanta la concentrazione difensiva da ambo i lati.

Si poteva fare certamente meglio, è mancato quel cinismo che spesso il Napoli mostra sotto porta: Higuaìn e Insigne non sono riusciti a dar lustro delle loro qualità balistiche, fermati più volte dai forti e coraggiosi centrali di difesa juventini. Nemmeno le assenze hanno permesso agli uomini di Sarri di approfittare del momento, così si esce dallo stadio con qualche rammarico, ma al contempo con la certezza che il campionato non è ancora finito. La Juve è in vetta ad un solo punto di distanza.

Partita-partita“: questo è il motto che chiede il mister; da oggi in poi non bisognerà distrarsi e con un po’ di tenacia e fortuna si potrà tornare a scavalcare l’armata capitanata da Massimiliano Allegri. Una sconfitta che dovrà dare nuove e ancora più ambiziose motivazioni, come sono apparse negli occhi di Reina dopo il gol beffa subito negli ultimi minut: un mix di rabbia e rivalsa. Da domani, dunque, si tornerà a lavorare per continuare questo bellisimo percorso che una caduta non potrà scalfire. ‘O ciuccio è ferito ma nun è muorto!

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