Una tradizione che si ripete. Verona-Napoli non è una partita come le altre. Da anni si consumano sugli spalti messaggi di “benvenuto” molto poco calorosi rivolti agli azzurri per questioni che, purtroppo, vanno ben oltre il calcio giocato.
In campo, poi, quando c’è un napoletano vero, di nascita, la situazione si fa ancora più difficile perché i cori continui dei tifosi gialloblu sono principalmente indirizzati a lui e ciò può portare il calciatore ad innervosirsi.
Insigne, però, mette i tappi alle orecchie e va per la sua strada, regalando ancora una volta una grandissima gioia alla sua gente siglando una rete pesantissima che è valsa, insieme a quella del Pipita, i tre punti che ha portato gli uomini di Sarri momentaneamente in testa alla classifica, aspettando i risultati di Fiorentina e Inter.
“Se è un sogno, non svegliatemi” direbbe qualcuno, perché la risposta migliore l’ha data così: fornendo un assist e mettendo in porta una bella palla confezionatagli dal capitano Hamsik.
Non è il suo primo gol in serie A con la maglia del Napoli agli scaligeri, infatti due anni fa si ripeté zittendo ancora una volta i beceri insulti indirizzati alla sua persona nello 0-3 finale.
Un campione si vede anche da questo e indubbiamente Lorenzo è sulla buona strada per diventare un idolo in patria, sfatando così il famoso detto “Nemo profeta in patria”.
