Empoli-Napoli, la rivincita dei giovani italiani: la storia di Saponara ed Insigne

Da Empoli non arrivano buone notizie, con il Napoli che ha sfornato una prestazione insufficiente e disordinata, in balia di un Empoli umile e determinato. Maurzio Sarri lo aveva detto, l’Empoli è squadra da non sottovalutare, formata da elementi di medio livello e da fuoriclasse, come Riccardo Saponara, talento classe ’91, fantasia e classe al servizio di mister Gianpaolo.

 

Ed è proprio da Riccardo Saponara che giungono buone notizie in ottica nazionale, in un periodo in cui si ripone molta fiducia nelle giovani leve nostrane. Empoli-Napoli è la partita che ha consacrato ancora di più il suo talento: la prima rete è frutto di una collettiva dormita difensiva, ma anche merito del trequartista empolese, abile a sfruttare le disattenzioni ed inserirsi tra i due centrali partenopei. Non solo il gol, ma anche fantasia e qualità, con il centrocampo del Napoli che non riesce a contenere i suoi inserimenti ed iniziative. Una di queste altre iniziative porta alla rete del 2-1, dove riceve palla da Maccarone, si libera di un troppo indeciso Albiol e serve Pucciarelli per la rete del vantaggio. Impressionante il suo dribbling ai danni di Valdifiori, che è costretto a trattenerlo per porre fine al suo attacco L’anno scorso fu al centro di un duello di mercato tra il Napoli e la Juve, con il giocatore che non ha lasciato Empoli, per la gioia dei suoi tifosi.

 

Il Napoli risponde con il suo figlioccio, un Lorenzo Insigne sempre più al centro del progetto Napoli. Sarri non ha inaugurato al meglio la sua stagione partenopea, ma questa stagione si sta rivelando favorevole al giovane folletto partenopeo. L’unico che ci crede e corre su ogni pallone, abbandonando anche la sua posizione da trequartista per portarsi sull’esterno e servire i due centravanti. La rete del momentaneo pareggio testimonia il suo talento innato, unito ad una buona conoscenza dei suoi mezzi tecnici. Situazione che per il giovane Lorenzo è una spada a doppio taglio: a detta del suo allenatore, il trequartista classe ’91 dovrebbe imparare, in alcune occasioni, a lasciare da parte l’orgoglio personale e sfornare più assist a a favore dei compagni. Secondo tempo condizionato dalla stanchezza, con Callejon in campo per garantire maggiore corsa e polmoni all’attacco partenopeo. L’unica cosa certa è che il Napoli ha trovato il suo trequartista ideale.

 

Da Empoli giungono cattive notizie, ma questo match mostra ulteriormente quanto i giovani italiani siano una vera risorsa, spesso offuscata da fior di milioni “stranieri”.

 

 

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