RUBRICA – Incassare, ripartire e..completare la squadra: Napoli, credici!

Il campionato è appena iniziato, insieme ad esso anche gli strascichi di un mal di pancia non ancora passato.

Il nuovo Napoli di Sarri ha ricominciato così come ha finito: con una sconfitta amara e una prestazione da dimenticare. I primi 15 minuti hanno sicuramente mostrato un bel calcio, quello che ci si aspetta dal lavoro di un uomo meticoloso come l’ex Empoli.

Dopo il vantaggio iniziale, però, la squadra è profondamente scesa di tono lasciando agli avversari campo libero e inevitabilmente il gol pareggio fino alla vittoria per errori difensivi gravissimi. Il clima dell’ambiente non è per niente tranquillo, ma è sbagliatissimo ora come ora perdere la calma, soprattutto quando il mercato è ancora aperto.

De Laurentiis ha, inoltre, promesso una sorpresa entro il 31, mancano ormai pochissimi giorni e a quanto pare ci sono ancora diverse esuberi da piazzare e giocatori validi da trovare affinché possano aumentare il livello della rosa partenopea (chiamasi miracolo, o quasi).

Mantiene il profilo basso e non ha voglia di parlare di chi potrebbe presto venire all’ombra del Vesuvio, Sarri scruta, aspetta, valuta la prossima mossa da fare. È una partita a scacchi difficilissima, perché di fronte ha una platea esigente, numerosa e leggermente sfiduciata.

Certo, tutto potrebbe cambiare clamorosamente già da domenica con la sfida al San Paolo contro la Sampdoria, dove i supporters saluteranno così i propri azzurri in vista della nuova stagione appena cominciata. Si spera che la “fortezza” di Fuorigrotta possa rianimare una squadra spenta grazie al pubblico che sarà presente quella sera. La società non può più tirarsi indietro, ci vuole finalmente chiarezza dopo un lungo periodo di confusione.

I tifosi, d’altro canto, dovranno fare il loro dovere, tradotto star vicino supportando dall’inizio alla fine. Mancano 37 giornate, un’infinita, e tutto è ancora da scrivere. È vero che chi ben comincia è già a metà dell’opera, ma le squadre di Sarri hanno sempre cominciato in tal modo per poi progredire. Per ora massima fiducia in tutti, l’obiettivo numero uno di quest’anno è sicuramente quello di vedere la maglia impregnata di sudore e soprattutto rispetto per essa.

Divertire e far divertire, senza dimenticare che il calcio è passione, momento di aggregazione. Napoli però una piazza particolare, quota 6 milioni di tifosi del mondo che hanno voglia di allargare la bacheca dei trofei. Le vittorie importanti restano, d’altronde, ancora un sogno.

Più Reina, più Hamsik per far tornare la speranza che il Napoli il fatto ancora di gente che crede fortemente in questi colori, come se fosse una seconda pelle.

Cinque giorni per vedere il secondo atto, sperando che ci siano solo applausi in questi altri 90 minuti di scena.

Il sipario ora è calato ma dietro la grande tenda del palcoscenico c’è un gruppo che lavora per fare meglio. I frutti arriveranno.. e se non sarà così, bisognerà piantare un nuovo albero.

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