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Attento Napoli, ora rischi di bruciarti sul serio

Ennesimi tre punti buttati. Un Napoli irritante, senza gioco, lento nelle ripartenze, nullo negli schemi dei calci d’angolo o di punizione, innumerevoli palloni persi a centrocampo e fasce poco reattive, una sconfitta che brucia davvero.

Tutti colpevoli di questa disfatta che potrebbe costare amaro agli azzurri, dato il bel momento della Lazio e della voglia di recuperare della Fiorentina.

Il terzo posto non è più una certezza, anzi, appare come una corda pronta per spezzarsi. Se si tira troppo forte, questi purtroppo sono i risultati.

Benitez si arrabbia ma non riesce a dare un minimo di grinta ad undici uomini scesi in campo quasi con lo stesso animo di chi gioca la classica partitella del giovedì sera, fra amici, tanto per perdere un po’ di tempo.

Fallimento totale nel momento clou della stagione: in campionato non si vince da febbraio, precisamente l’ultima vittoria risale alla gara contro il Sassuolo in casa. Una brutta botta la sconfitta col Torino che ancora oggi deve essere smaltita. In Europa, invece, sembra un altro Napoli, propositivo e con la voglia di vincere e arrivare fino a Varsavia per giocare una finale che ormai non si vede dai tempi della vittoria contro lo Stoccarda all’epoca di Maradona.

Insomma, dottor Jekyll e Mr. Hyde: due volti così nettamente differenti tra di loro e si finisce per domandarsi: “Chi è il vero Napoli?“. 

E’ noto ormai che Benitez sia definito l’uomo delle coppe e mai come quest’anno ha mostrato quanto i suoi ragazzi non sapessero trovare un equilibrio fra le varie competizioni.

35 gol subiti, numeri impressionanti per una squadra che (per il momento) si trova sul podio più basso. Peggio, per esempio, del Chievo e dell’Empoli, le quali lottano tutt’altro che per obiettivi simili a quelli del Napoli.

Si è toccato il fondo, la prova maturità, rimandata più e più volte, è stata nuovamente fallita; si conferma così la tesi che non sia solo un problema di uomini ma di mancanza di carattere.

Con la famosa “cazzimma“, purtroppo, o ci si nasce o non ci si nasce e questo Napoli fa fatica a dimostrare di averne.

Le ferite iniziano a diventare tante e a far male, ora testa a giovedì, superare il turno sarà l’unico obiettivo possibile.

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