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Agnelli: “Il calcio italiano deve cambiare, troppi vecchi ed enormi conflitti d’interesse. Gente come Lotito…”

“Non sono il capo dell’opposizione perché non esiste un governo” così esordisce il presidente Agnelli in una lunga intervista al settimanale tedesco Die Zeit. Parole forti ad un giornale il cui paese d’origine, alcuni anni fa diede avvio ad un profondo rinnovamento del sistema calcio. “Con poche eccezioni i presidenti dei club e i principali funzionari hanno 60-70 anni. Ci sono pochi quarantenniDa noi non succede nulla senza l’Assemblea dei Presidenti. La stessa Lega è debole, non ha nessuna autorità, né un proprio management. Questo porta ad una situazione meno trasparente, come ad esempio nel caso dei diritti tv. Di essi e del marketing della Serie A, come dei diritti e del marketing di alcuni club di Serie A e della Nazionale, si occupa Infront. Questo porta inevitabilmente ad un conflitto di interesse”.
L’idea del presidente bianconero sarebbe di seguire il format della Premier League inglese: trasformare la Serie A in un prodotto appetibile: evitando che società come il Parma, possano facilmente iscriversi ai campionati d’appartenenza e che considerazioni di presidenti, Lotito in merito alla vicenda Carpi, possano macchiare il calcio. Su quest’ultimo punto, aggiunge il Corriere dello Sport, si è espresso anche Andrea Pirlo: “In Serie A deve andare la squadra che più merita”.

 

Fonte: Corriere dello Sport

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