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De Guzman, da equivoco iniziale ad uomo di fiducia di Benitez. E ora fa tremare Hamsik e Gabbiadini

Un vero e proprio colpo di fulmine. È scattato tra Rafa Benitez e Jonathan De Guzman. L’olandese è diventato sempre più presente nel tridente basso del Napoli, quello alle spalle di Gonzalo Higuaìn. Ieri contro la Lazio ha giocato la sua quinta partita da titolare in stagione: quasi pareggiato il conto delle panchine (6), mentre i subentri sono stati otto. In totale fanno 13 presenze in 19 partite. Niente male per un giocatore che da quando è arrivato ha trovato con difficoltà una precisa identità tattica. Frutto anche di qualche equivoco sul suo ruolo: all’inizio si pensava che potesse agire nella coppia di mediani, ma in realtà De Guzman è utile soltanto nel tridente sulla trequarti. Anche Benitez, forse, pensava che potesse dare una mano a centrocampo, ma l’olandese nato a Toronto ha dimostrato di essere più a proprio agio spostato in avanti, possibilmente con la licenza di inserirsi e di cercare il gol. In campionato ne ha fatti tre, altrettanti in Europa. Ma a Benitez interessa il lavoro di raccordo, soprattutto in fase di non possesso, che De Guzman ha imparato a fare in questi mesi.

Un contributo tanto prezioso che lo ha visto giocare sempre nelle ultime otto partite (ad eccezione di quella con la Sampdoria) e che, ancora, lo ha visto protagonista per due volte contro la Juventus. Sia nella finale di Supercoppa che nella sfortunata gara del San Paolo sempre con la squadra di Allegri. E ieri con la Lazio è arrivato il colmo: Benitez ha sorpreso tutti confermando di nuovo lui e lasciando in panchina Hamsik. La soluzione ha lasciato sorpresi tutti, perché ha giocato anche Mertens e si pensava che il ballottaggio con il belga non toccasse lo slovacco ma proprio l’ex Swansea. E invece fuori il capitano e dietro il nuovo jolly così apprezzato da Benitez: all’Olimpico lo ha messo ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Non si è messo in evidenza in avanti, ma ha lottato recuperando palloni e servendo gli attaccanti. Se ce ne fosse stata la possibilità avrebbe cercato più volte l’inserimento, ma l’atteggiamento guardingo del Napoli non ha favorito le incursioni verso la porta di Berisha. E pensare che a un certo punto della stagione De Guzman sembrava essersi perso: durante il periodo più difficile del Napoli Benitez lo ha tenuto fuori per cinque partite consecutive: da quella col Torino fino a quella con la Roma. Non una bocciatura, ma una scelta precisa per togliere il giocatore dagli impicci e lasciare responsabilizzare gli azzurri più “anziani”. Con i tanti attaccanti ora a disposizione di Benitez De Guzman sembra tra i più sicuri del posto. Chissà che ne penserà Gabbiadini e il rientrante Insigne, ma soprattutto Hamsik, che vede in De Guzman un nuovo, inaspettato, concorrente.

Fonte: Il Roma

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