La sfida tanto attesa, a nemmeno venti giorni di distanza da quella di Doha, ha stavolta un sapore amaro per il Napoli. Gli uomini di Benitez sono apparsi decisamente poco brillanti per tenere testa ad una Juventus determinata, ma nemmeno troppo cinica.
Un primo tempo pieno di ombre e con pochissime luci. Troppe seconde palle sbagliate, poche verticalizzazioni e quasi nessun tiro verso la porta. Unico lampo, la prodezza di Paul Pogba, che al 29′ trova una coordinazione perfetta trafiggendo un incolpevole Rafael con una volè che ricorda tanto quella di Zidane nella finale di Champions del 2002. Per il Napoli da segnalare un “rigore in movimento” fallito da De Guzman. Per il resto molti errori da ambo le parti e poco altro da segnalare.
Nel secondo tempo gli azzurri scendono in campo con un piglio diverso. I bianconeri come nelle ultime apparizioni sembrano frastornati e con la lucidità ridotta ai minimi termini. Al 64′ Britos è bravissimo a tagliare sul primo palo a e concludere al volo: è 1-1. Il pari dura soltanto cinque minuti: punizione per la Juventus; Pirlo crossa al centro e pesca Caceres, che insacca in sospetta posizione di fuorigioco. Al 92′ Ogbonna sbaglia un retropassaggio e Zapata è bravo a raccogliere ma a tu per tu con Buffon si lascia cadere nel vano tentativo di conquistare un calcio di rigore e viene ammonito per simulazione. Al 94′ grande opportunità per Higuain che si libera in area di rigore di Bonucci, ma il suo tiro è deviato in angolo da Chiellini. Sugli sviluppi del corner la Juventus riparte in contropiede con Morata, che è bravissimo a servire Vidal che insacca di sinistro all’incrocio dei pali: è il definitivo 3-1.
La Juventus, nonostante qualche polemica di troppo, sfata un tabù che durava da 15 anni. Il Napoli da domani dovrà pensare al prossimo scontro diretto con la Lazio e dimenticare al più presto la disfatta di questa sera.
