Poco più di un’ora di De Guzman e poi Mertens nell’ultima del Manuzzi. Sarà così anche contro la Juve o i ruoli (nel senso di tempi) si invertiranno? Cioè prima il belga e poi l’olandese a partita in corso, probabilmente durante la seconda frazione. Chissà, davvero (e come al solito) difficile dirlo e forse non lo sa nemmeno colui che alla fine deciderà: quel cuscino di Benitez che aspetta sempre la notte della vigilia per deliberare. Ce ne manca perciò ancora di tempo dal varo della formazione ufficiale, e in effetti il ballottaggio più incerto potrebbe essere ancora una volta (come nelle ultime) quello riguardante la trequarti, lato sinistro. Laddove sussiste la possibilità di variare, di soppesare un paio di soluzioni alternative, ma che possono offrire entrambe le dovute garanzie. De Guzman o Mertens? O alla fine Gabbiadini a mettere tutti d’accordo (ipotesi meno percorribile).
PEDINA IMPORTANTE – Stando alle mere previsioni, partirebbe in vantaggio Dries, ma il Jonathan di Toronto ha dimostrato di essere la pedina più calzante dell’intera rosa. Sin dai suoi primi passi con la casacca azzurra, da quando il 31 agosto affondò da solo il Genoa sul suo terreno, con rapinoso gol al 95′. Un capolavoro, se visto dalla prospettiva dei tempi (perfetti) d’inserimento, ma anche da quell’ingresso in campo avvenuto solo nell’ultimo quarto d’ora. Se Mertens può assicurare spesso superiorità sulla trequarti e la possibilità di un insidioso tiro a giro, De Guzman sa essere come pochi duttile e disponibile a cimentarsi in svariate zone del campo, riuscendo a farsi apprezzare anche in copertura, a rilanciare l’azione e crossare. Lo si è visto proprio nell’ultima recente sfida con la Juve: a Doha cavalcata sull’out, un paio di oppositori saltati e cross perfetto col mancino per il primo pareggio del Pipita. Come se l’avesse fatto da sempre.
Ci sono peraltro da mettere in conto anche sei reti nel novero dei 760 minuti giocati, di cui ben tre in Europa League e rifilate in un’unica soluzione agli svizzeri dello Young Boys. E poi a Cagliari ed Empoli, oltre al Genoa. In definitiva, De Guzman in termini di minutaggio è stato ultimamente impiegato di più in trasferta, e ci terrebbe perciò particolarmente a conquistare il San Paolo in un’occasione unica come il big-match di domani notte.
Fonte: Corriere dello Sport